In alcune occasioni, per acquistare una Ferrari non basta essere ricchi sfondati. Questa storia ne è la piena dimostrazione, i dettagli.
La Ferrari è molto più che un semplice marchio automobilistico, è una vera e propria religione, un gioiello da custodire con cura, un orgoglio di cui andare fieri. Al giorno d’oggi, sul piano motorsportivo, continuano ad arrivare delusioni dalla F1, mentre la 499P che partecipa al FIA WEC regala emozioni a non finire, e punta alla vittoria del titolo mondiale. Anche i dati di mercato sono molto positivi, e nel 2025 saranno svelati sei nuovi modelli, a cominciare dalle prossime ore.
Il 29 di aprile saranno tolti i veli alla 296 VS, acronimo di Versione Speciale, anche se il nome non è ancora stato ufficializzato. Si tratterà di un mostro da oltre 850 cavalli di potenza massima, che è stato sviluppato sulla base della 296 GTB. Il 9 di ottobre toccherà alla prima Ferrari elettrica della storia, un modello destinato a dividere le folle. Nella giornata odierna, faremo un salto indietro nel tempo, per raccontarvi di un’incredibile causa che ha visto coinvolti un cliente e la casa di Maranello. Ciò che accadde è davvero difficile da credere, ma vi assicuriamo che corrisponde alla realtà dei fatti.
Il protagonista del racconto è Preston Henn, famoso e ricco collezionista d’auto americano, che ha sempre avuto il sogno di mettere le mani su una Ferrari “speciale”, ovvero un’hypercar. Nel 2016, tuttavia, intentò una causa contro il Cavallino, dopo essersi sentito dire che l’acquisto della splendida LaFerrari Aperta, la prima ibrida della casa di Maranello, gli era stato negato. Questa tipologia di auto, ben più esclusiva rispetto alle tradizionali supercar, fa parte di una ristretta cerchia di veicoli che vengono assegnati a pochi eletti. Nel momento in cui Henn fece richiesta, si sentì rispondere che tutti gli esemplari erano già stati venduti.
All’epoca, la casa italiana era sotto la presidenza di Sergio Marchionne, ed il ricco collezionista decise di inviare ad egli un assegno di un milione di dollari, con una lettera in aggiunta utile per tentare di rinnovare la propria richiesta. Non ricevendo una risposta, scelse di citare in giudizio il Cavallino per reputazione danneggiata. Il Tribunale della Florida avviò dunque il processo, ma Henn scelse poi di lasciar perdere per via di spese di denaro davvero eccessive. Henn scomparve poco dopo e dovette rinunciare al proprio sogno, in una vicenda che lo lasciò con l’amaro in bocca per quanto accaduto.
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