Retrokit crea i kit per la Vespa elettrica, strizzando l’occhio progressisti green. Per i puristi Piaggio potrebbe essere una bestemmia ma potrebbero stravolgere la mobilità urbana.
Commercializzata a partire dal 1969, la Vespa 50 Special fu proposta alla nuova generazione con modifiche estetiche nelle parti del manubrio, del proiettore, del fanale posteriore, adottando stacchi di colore che danno al modello un aspetto “piacevolmente moderno”. Nel 1969 viene lanciata anche questo modello di Vespa 50 Elestart, che ha lo stesso design della Special ma con una soluzione tecnica innovativa: l’accensione elettrica. Dal 1969 al 1973 la comunicazione Piaggio è segnata da una delle sue campagne pubblicitarie più note – “Chi Vespa mangia le mele”, ideata da Gilberto Filippetti – che accompagnerà il grande (e duraturo) successo della Vespa 50 special.
Che te ne fai dopo 50 anni di storia e di successi di un mito e di una storia tutta italiana? La si riscrive al contrario, lasciando l’impronta e il successo storico delle linee ma curando l’innovazione elettrica a servizio dell’ambiente e della storia. Su questi presupposti, l’ingegnere e fondatore di Retrokit Alex Leardini, ha messo insieme un team, a Rimini, appassionato e giovane. “Al momento siamo in 5 persone in forza all’ azienda: 3 in produzione, 1 al commerciale, 1 al marketing, più collaboratori: un filmaker ed un fotografo e un growth manager”, ma sono aperte nuove posizioni.
La nuova frontiera green della Vespa
Alex Leardini, come riportato su Vaielettrico.it, ha dichiarato: “Abbiamo anche personalizzato 60 Vespa: trenta con un restauro completo e le altre con diversi livelli di personalizzazione”. Unendo innovazione, tradizione e storia l’azienda riminese va a convertire con un kit la Vespa termica ad elettrica: Il kit, “ora lo vendiamo full optional”, viene a costare 3.990 euro + IVA ed è comprensivo di tutto. “A iniziare dal display grafico con tutte le informazioni utili per la mobilità”, ha spiegato il fondatore. Negli anni il kit è stato migliorato: “Abbiamo aumentato la potenza, garantendo più accelerazione. Per quanto riguarda l’autonomia siamo a 60 km reali”.
Valore nostalgico per gli appassionati nel rispetto dell’ambiente e delle normative, “dopo il successo di Amabile, presentiamo Belladonna, una Vespa dal carattere deciso e dallo stile inconfondibile. Il suo nome prende ispirazione da una varietà di arancia nota per il suo colore intenso, vivo e sorprendente, proprio come questa Vespa: una Special del ’79 restaurata e convertita in elettrico, pronta a farsi notare”. Ieri come oggi l’innovazione e le migliorie sono alla base della progettazione di un modello cult, vintage e italiano. Le vendite si concentrano nel Belpaese ma anche in Europa, dove i clienti sono spesso le aziende, che godono di agevolazioni fiscali e la usano anche negli eventi promozionali.