Il brand Maserati, ai tempi, era un punto di riferimento assoluto. Non solo in Italia, ma in tutto il mondo gli appassionati elessero una regina scoperta.
Il marchio Maserati sta vivendo una fase di crisi pesantissima. Con 1000 auto costruite nel primo trimestre si è accesa una spia rossa sul brand emiliano. Il 2024 era già stato preoccupante, ma lo start del 2025 è da chiusura immediata. Si tratta di un colpo al cuore per tutti i puristi che hanno guidato le storiche auto Maserati, un tempo paragonabili alle Ferrari.
Nel primo trimestre del 2025 sono state prodotte appena 30 automobili MC20 a Modena, 70 auto a Mirafiori tra Gran Cabrio e Gran Turismo e 930 esemplari del modello Grecale a Cassino. Lo scorso anno vennero create 1.320 Maserati solo nello stabilimento torinese, 105 in quello emiliano e 2.391 nella factory laziale. Uilm ha alzato la voce: “Non c’è più tempo da perdere. Per noi ci sono solo due strade da percorrere per il rilancio dei marchi iconici: investimenti immediati e produzione di nuovi modelli oppure la nascita del Polo del Lusso con Ferrari, l’unico spin-off che ci convince”. Così il segretario generale Rocco Palombella in una lettera inviata a John Elkann, pretendendo un “intervento” per “salvaguardare un settore strategico per il nostro Paese” e per “salvare migliaia e migliaia di posti di lavoro”.
Facendo un salto indietro nel tempo, quando la Maserati era un vanto per il Made in Italy, vi faremo scendere una lacrimuccia. I puristi ricorderanno la Maserati Biturbo Spyder. Un bolide a cielo aperto che segnò una nuova era. Questa fu la prima decapottabile della Casa emiliana dopo la Ghibli Spyder. Dopo 12 anni il vuoto fu colmato. La vettura spyder aveva un passo ridotto a 2.400 millimetri, contro i 2.514 millimetri della sorella coperta.
La mitica Maserati Biturbo Spyder
Nel 1984 Zagato si rese protagonista di una storia fantastica. Sulla base della vettura chiusa, con motore a doppia sovralimentazione, disposto in posizione anteriore longitudinale, associato alla trazione posteriore, nacque un capolavoro assoluto. Il V6 bialbero da 2.5 litri di cilindrata, con 192 cavalli di potenza massima, era il cuore giusto per divertirsi con il vento tra i capelli.
La produzione durò sino 1986, dopo che soli 276 esemplari vennero immessi sul mercato. Nonostante la costruzione con monoscocca in acciaio, la Maserati Biturbo Spyder pesava a secco di 1.251 chilogrammi. La velocità massima si spingeva a 215 km/h. La ciliegina fu la Maserati Biturbo Spyder del 1989, prodotta fino al 1992, in 122 esemplari. Vennero raggiunti i 220 cavalli a 6.250 giri al minuto, per 230 km/h di top speed. Capolavoro senza tempo di un’epoca meravigliosa per la Casa del Tridente.