Il settore automotive è in grave crisi da molti anni, ma ora sembra materializzarsi uno scenario ancor peggiore. Ecco i dettagli.
Il mercato dell’auto vive una crisi devastante, che mai si era verificata, a livelli simili, nel passato. Il calo è iniziato con lo scoppio del Covid-19, che ha generato difficoltà economiche internazionali, che hanno colpito tutti i campi. In Europa siamo testimoni del collasso di giganti come Stellantis e Volkswagen, che da punti di riferimento del mercato hanno iniziato a zoppicare, sino a procedere a licenziamenti e chiusure di stabilimenti, mosse utili ad evitare il crack.
La Cina è la nuova frontiera del mondo delle auto e sta creando un vero e proprio business grazie all’elettrico, che in questo paese ha raggiunto vette impensabili in altre realtà del globo terrestre. Tuttavia, secondo alcuni esperti anche alcuni produttori cinesi potrebbero presto entrare in crisi, sino addirittura a finire in bancarotta. I marchi più solidi, ovviamente, non sono coinvolti in questo tipo di problematiche, ma ciò non significa che tutti possano stare tranquilli. Andiamo ad analizzare il parere degli analisti, i quali hanno fotografato una situazione a dir poco allarmante in chiave futura.
Auto, ecco perché c’è il rischio di altri fallimenti
La troppa concorrenza che c’è in Cina, dove continuano ad emergere nuovi marchi di anno in anno, potrebbe poi portare ad un effetto inverso, sino a generare un crollo del numero di produttori. Secondo l’analista cinese Zhu Xican, che è professore alla School of Automotive Engineering della Tongji University, potrebbe realizzarsi uno scenario allarmante. In occasione dell’Auto Market Hot Topics+, sono emerse alcune dichiarazioni preoccupanti, che potrebbero cambiare del tutto il modo di pensare l’automotive del paese del Dragone. Ma quali sono i brand che rischiano di fallire? Si tratta di marchi che, in questi anni, abbiamo imparato a conoscere, che rischiano di affrontare il problema dei costi di sviluppo in aumento e di volumi di vendita ridotti, per via della troppa concorrenza.

Secondo Xican, ci sono alcuni marchi che rischiano più di altri. Tra di essi spiccano NIO, Xpeng e Li Auto, con la prima che è ben nota anche dalle nostre parti per via della sua partecipazione, seppur priva di risultati di rilievo, in Formula E. Le vendite di questi tre brand sono diminuite ed i costi di produzione sono in costante aumento. A parere dell’analista, è necessario produrre e vendere almeno 2 milioni di veicoli l’anno per poter guardare al futuro con più ottimismo. In conclusione, Xican crede che solamente 10 costruttori potrebbero sopravvivere in futuro.