Renault cerca di aggirare l’elettrico: il nuovo modello usa un carburante alternativo e la tecnologia sopperisce alla mancanza di un “pezzo”

La Casa francese ha deciso di puntare, come tanti altri competitor, sul carburante del futuro. Svelato il primo dello a idrogeno.

La Casa della Losanga sta seguendo il modello di Toyota, Hyundai e BMW. Non è ancora chiaro se l’idrogeno possa soppiantare tutti gli altri carburanti e diventare quello più diffuso, ma ad oggi è la soluzione più ecologica. Le auto ad idrogeno per ricaricarsi hanno bisogno di pochi minuti, a differenza di quelle elettriche. I nodi sono, principalmente, due: le infrastrutture di ricarica, ancora troppo esigue sul territorio, e i prezzi delle auto nuove. Hyundai e Toyota hanno alzato l’asticella. Il SUV ad idrogeno della Casa coreana parte da 78.300 euro, mentre la berlina giapponese costa 76.800 euro. Cifre proibitive per un comune automobilista italiano.

Renault si lancia nel futuro
Il concept Renault (Media Press) Derapate.it

Renault vuole, in ogni caso, essere della partita. L’idrogeno si trasforma in energia elettrica direttamente a bordo del mezzo, sfruttando le celle a combustibile e sprigionando nell’aria solo vapore acqueo. La Renault Embleme è un’auto laboratorio che potrebbe anticipare lo stile delle future auto della gamma. Il grande wagon è spinto da un motore elettrico da 217 CV, alimentato sia da una batteria al litio sia da una pila a combustibile a idrogeno.

Le caratteristiche del concept car Renault

La Embleme è lunga 480 cm, pesa 1800 kg. A bordo sono state adottate alcune tecnologiche all’avanguardia che faranno largo su i nuovi SUV. La Renault Embleme è molto curata sul piano aerodinamico. Spicca un avantreno sinuoso con una ampia griglia inferiore con alette dinamiche che si aprono automaticamente solo quando la meccanica necessita di raffreddamento. Il cofano spiovente si caratterizza per due fenditure che migliorano il flusso dell’aria.

Renault si lancia nel futuro
Le caratteristiche del concept car Renault (Media Press) Derapate.it

L’Embleme ha cerchi completamente chiusi in alluminio riciclato ed è priva di specchietti laterali. La loro funzione è svolta da minuscole telecamere poste nei parafanghi e connesse a dei display nell’abitacolo. C’è un netto contrasto con le linee del retrotreno che sono più spigolose e constano di luci acuminate e la scritta Renault illuminata al centro del portellone.

Il tetto vanta pannelli solari che consentono di ottenere 10 km d’autonomia al giorno. Gli interni sono caratterizzati da uno stile minimal e un ampio schermo con risoluzione 8K per il cruscotto digitale. I comandi sono touch. La pila a combustibile alimentata dall’idrogeno, inserita in un serbatoio in fibra carbonio da 2,8 kg, permette un rifornimento in meno di cinque minuti e con la bombola piena la vettura transalpina potrebbe percorrere fino a 350 km.

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