In Italia, l’inizio del 2025 ha visto un incremento di vendite per le auto elettriche. Ora è in arrivo un investimento per la gigafactory.
Dopo anni difficili, le auto elettriche sembrano aver iniziato con il piede giusto il 2025 nel nostro paese, con un aumento sul fronte delle immatricolazioni che fa ben sperare i costruttori. Tutti hanno investito pesanti fondi nel mondo delle emissioni zero, e finalmente, sembra che qualcosa si inizi a muovere. L’Italia è pronta per realizzare la sua prima gigafactory, ovvero una propria fabbrica di batterie, e l’investimento, in tal senso, è davvero corposo.
Le batterie sono il cuore delle auto elettriche, l’aspetto che fa la maggiore differenza sul fronte delle autonomie e delle potenze, ma anche sul tema dei prezzi. La Cina ha scavato il solco sull’Europa proprio grazie ad una produzione di batterie che è più economica, così da ridurre i costi di acquisto dei veicoli elettrici e da renderli più popolari. In Italia è tutto pronto per il progetto Teverola 2, e l’investimento è davvero corposto. Sono pronte centinaia di milioni di euro per la gigafactory italiana di accumulatori per veicoli elettrici, ed è il momento di scoprire maggiori particolari.
Su un investimento complessivo di 505 milioni di euro, per la gigafactory di Teverola 2 sono stati investiti ben 150 milioni di euro, come reso noto in queste ultime ore. Il finanziamento, aggiudicato da Fib, società controllata dal Gruppo Seri, sarà fondamentale per la produzione degli accumulatori in Italia, ed è proprio il Gruppo Seri ad occuparsi della sua costruzione. L’impianto sarà locato a Teverola, in provincia di Caserta, e produrrà ben 8 GWh all’anno di batterie, sia al litio-ferro-fosfato che al litio-manganese-fosfato, con anodi di grafite e celle prismatiche. Le batterie saranno destinate ad auto, imbarcazioni, veicoli industriali, trasporto pubblico e molto altro ancora.
Si tratta di un’operazione estremamente green, visto che la gigafactory situata in Campania sarà affiancata da una linea pilota per il riciclo di materiali a fine vita, con una capacità sino a 50 tonnellate al giorno. Secondo ulteriori informazioni, la fabbrica potrebbe produrre anche batterie allo stato solido, sulle quali i colossi mondiali stanno lavorando duramente. Esse, infatti, potrebbero garantire minori costi di produzione ed autonomie più durature, segnando la svolta in favore delle auto elettriche. Da Teverola, dunque, potrebbe partire la riscossa italiana nel mondo delle emissioni zero.
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