La Casa americana di auto elettriche sta vivendo una fase di difficoltà. Questo test non aiuterà certo a convincere i petrolhead a sposare la tecnologia alla spina.
E’ una fase piuttosto complessa per la Tesla che, dopo anni di crescita, ha avuto un calo sensibile sul mercato. Il brand californiano sta pagano la flessione generale del mercato delle EV ma anche l’atteggiamento provocatorio del suo fondatore. Elon Musk, infatti, ha assunto una posizione politica di sostegno al nuovo Presidente degli USA, Donald Trump, con tanto di saluto nazista, il giorno dell’insediamento alla Casa Bianca, che ha indispettito anche gli europei, in particolar modo i tedeschi. 
L’hype per le auto elettriche sembra essere, completamente, finito. Tantissimi major stanno facendo dei passi indietro, tornando ai motori termici. E’ la legge del mercato e sono i clienti a decretare la crisi dell’elettrico. Auto costose, poco pratiche e che non reggono il mercato. Di questo passo, infatti, tutti i principali colossi dell’Automotive saranno costretti a ripiegare sulle classiche tecnologie se non vorranno fallire.
Tesla ha chiuso il 2024 con numeri in calo. Nel 2025 è stata sorpassata dalla BYD e il tracollo è avvenuto sui principali mercati mondiali. Mark Rober, un ex ingegnere della NASA, ha scelto di testare l’affidabilità dell’autopilot della Model Y con un esperimento inedito. Ha deciso di impostare la guida autonoma e ha creato un muro finto. Avrà preso ispirazione dai cartoni della Warner Bros, come Willy il Coyote, per replicare la prova.
Il fallimento dell’autopilot Tesla
L’esperimento di Rober è stato fatto per confrontare l’autopilot con il nuovo sistema LiDAR, che usa laser per creare una mappa tridimensionale dell’ambiente circostante. Elon Musk ha sempre posto l’accento sulla precisione del sistema anche nelle condizioni più complesse. La vettura equipaggiata con LiDAR ha superato con facilità il muro finto, mentre la Tesla con Autopilot si è schiantata contro di esso. Il sistema “vision-only” di Tesla è stato bocciato.
Tesla ha bisogno di una svolta per una uscire dalla crisi. I prezzi andranno ribassati con una versione low cost della Model Y, con l’obiettivo di aumentare le vendite sui mercati asiatici. La guerra che sta facendo Trump alla Cina non aiuterà di certo e nella fabbrica di Shanghai si potrebbe iniziare a produrre il nuovo modello già nel 2026. Il prezzo potrebbe essere ridotto del 20% rispetto al modello attuale. L’obiettivo è tornare a essere, altamente, competitivi sul mercato globale e su quello cinese.
