Le auto elettriche continuano a essere un serissimo problema per gli italiani. Non sono accettate e non hanno trasformato il vetusto parco auto termico.
Le auto elettriche continuano a non piacere agli italiani. Davanti a dati eloquenti bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere. Cosa vogliono gli automobilisti di oggi? A furia di riflettere sui bisogni di domani, i marchi stanno facendo segnare dei clamorosi flop che stanno pesando come macigni sulla produzione. In alcuni casi molti progetti si sono dovuti arrestare per una carenza di richieste.
Sino a pochi anni fa tantissimi brand avevano palesato la volontà di presentare una gamma full electric. Stanno facendo delle scelte innovative ma anche molto pericolose. Dopo tanti proclami, invece, c’è stato una retromarcia collettivo. Arrivano notizie preoccupanti anche dall’assemblaggio della minicar elettrica Microlino. Quest’ultima ha due posti e un bagagliaio di 230 litri in una carrozzeria di 2,5 metri. Le versioni sono la Dolce e la Competizione. La Microlino viene proposta in tre tagli di batterie al nickel-cobalto-manganese da 6 kWh, 10.5 kWh e 14 kWh, tutte associate a un motore elettrico posteriore da 17 CV e 89 Nm che consente una velocità massima di 90 km/h, con autonomie comprese tra 91 e 230 km.
Per adeguare i volumi alla domanda di mercato il marchio ha deciso di fermare la produzione così da non avere stock di invenduto. La proprietà svizzera sta facendo di tutto per evitare il peggio. La famiglia Ouboter, a capo della svizzera Micro Mobility System, azionista di maggioranza, ha criticato le politiche di aiuti di Bruxelles in favore dei SUV: “I SUV elettrici mastodontici con batterie sovradimensionate dominano il mercato e ricevono sussidi, mentre i piccoli veicoli elettrici efficienti vengono ignorati”.
La Microlino costa in versione base da 6 kWh 21.790 euro, senza dispositivi fondamentali in caso di emergenza e di impatto, come airbag e Abs+Esp. Le kei car giapponesi hanno performance migliori e un minor prezzo. La produzione della Microlino nella fabbrica torinese di La Loggia è stata così messa in pausa. Per la FIAT Topolino, Citroën Ami, Nissan Silence 04, c’è stato un incremento del 25% nel 2024 in Italia, ma solo 21.000 unità vendute (43.000 in Europa). Si sperava in un boom diverso dopo anni di proclami sull’elettrico.
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