Il 7 volte iridato, Lewis Hamilton, è stato tirato in ballo dal suo ex teammate in Mercedes. Sono volate parole grosse.
Provocare Lewis Hamilton può essere un grave errore. Lo hanno fatto in tanti prima di George Russell e poi non hanno vinto più nulla in Formula 1. Al di là delle simpatie e del tifo, i numeri di Sir Lewis Hamilton sono il suo più grande biglietto da visita. L’anglocaraibico ha vinto più GP di tutti nella storia della massima categoria del Motorsport.
Lewis è l’unico pilota ad aver sfiorato l’ottavo riconoscimento iridato, perdendolo all’ultimo giro del GP di Abu Dhabi in una sfida che verrà narrata ai posteri e, forse, finirà in qualche sala cinematografica tra qualche anno. Una volta lasciata la Mercedes per il progetto Ferrari, il nativo di Stevenage è stato bersagliato dalla critica britannica. Forse non si aspettava di essere ancora nella testa del suo ex teammate, felicissimo di fare confronti alla vigilia del campionato 2025.
Dopo gli anni bui in Williams, George Russell ha ottenuto il sedile che per anni era stato occupato da Bottas. L’inglesino è piombato nel mondo Mercedes al momento sbagliato dopo 8 anni consecutivi di trionfi in classifica costruttori. Russell è stato capace di esordire con 9 top 5 di fila nel 2022, precedendo alla fine in classifica Hamilton. Dopo un 2023 favorevole all’anglocaraibico, George ha terminato nuovamente, nel 2024, davanti al teammate in graduatoria. Lewis era già consapevole del suo passaggio in Ferrari e, date le scarse performance della wing car teutonica, ha staccato la spina in alcune tappe.
LH44 ha comunque conquistato 2 successi d’autore su 2 circuiti storici come Silverstone e Spa. Aveva bisogno di un cambio radicale e ha scelto di proseguire la terza fase della sua carriera al volante della Rossa. Al suo posto, invece, è stato selezionato da Toto Wolff il giovane italiano Kimi Antonelli. Quest’ultimo proverà a portare in alto la bandiera tricolore.
Per Russell sarà una prova importante perché diventerà l’alfiere di punta della squadra con sede a Brackley e indirizzerà gli sviluppi della monoposto. Caricato di maggiori responsabilità è stato interpellato alla vigilia del primo round stagionale in Australia dai colleghi della stampa britannica. Il pilota si è lasciato andare a dichiarazioni altisonanti. In un’intervista concessa a Bbc Sport, il numero 63 ha dichiarato: “I risultati parlano da soli e non credo di avere niente da dimostrare. Sono fiero di quello che sono riuscito a raggiungere nel confronto con uno come Lewis. Alla fine del 2021, statisticamente e anche in termini di percezione, lui è diventato il miglior pilota di tutti i tempi. E io ho corso tre anni come compagno di squadra del miglior pilota di tutti i tempi, finendo davanti a lui in classifica per due volte su tre. E l’ho battuto nel confronto complessivo in qualifica e in gara. In un altro momento storico, finire davanti a Lewis Hamilton avrebbe significato essere campione del mondo di Formula 1”.
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