Chi è cresciuto con le straordinarie gesta di Valentino Rossi in pista non potrà non ricordare il rider spagnolo Sete Gibernau. I due furono protagonisti di battaglie epiche.
Riavvolgendo il nastro dei ricordi sulla classe regina la sfida tra Valentino Rossi e Sete Gibernau merita un posto d’onore. Nel corso della sua lunghissima carriera Valentino Rossi ha dato vita a duelli con svariati campioni. Le rivalità più segnanti sono state con Max Biaggi, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez, ma i più esperti con qualche ruga sul viso non avranno dimenticato il temperamento di Sete Gibernau. Era una fase in cui il numero 46 dominava in MotoGP e la sua posizione sembrava inscalfibile.
Sete Gibernau era nato in una famiglia cresciuta a pane e motori. Aveva esordito nel Motomondiale dopo essersi fatto notare a livello juniores, tra cui la classe 125 in sella ad una Cagiva. Il catalano, dal 1992 al 1995, è diventato tester nella classe 250, prima con la Yamaha e poi con la Honda, correndo ogni anno almeno un appuntamento del campionato. Esordì in classe 500 a 25 anni. Ai tempi la classe regina era marcata dai trionfi dal campione australiano Mick Doohan. Sete chiuse la sua prima stagione al tredicesimo posto con 56 punti.
La Honda gli diede la possibilità di guidare la NSR 500 V2 bicilindrica. Arrivò sul podio, per la prima volta, in occasione del GP di Madrid nel 1998. Nel 1999 la Casa di Tokyo non si aspettava il ritiro di Doohan per infortunio e scelse di attribuire la NSR 500 ufficiale a Gibernau. Nel 2000 non arrivarono risultati positivi. Sete non era ancora pronto per giocarsi podi e vittorie e concluse al quindicesimo posto della graduatoria con appena 72 punti.
La nuova vita di Gibernau
Lo spagnolo transitò alla Movistar Suzuki con la conquistò il suo primo GP nella tappa della Comunità Valenciana. Nel 2003 e nel 2004 divenne il contendente al titolo di Valentino Rossi, in sella alla RC211V, dando spettacolo. Furono battaglie senza esclusioni di colpi ma in classifica Gibernau non andò mai oltre al secondo posto. Stessa sorte che ha avuto anche Dani Pedrosa.
Gibernau ha poi corso alcune tappe della MotoE e ha deciso di vivere in Svizzera, dopo ave appeso il casco al chiodo, praticando svariate attività sportive, quali il ciclismo e lo sci nautico. Il nipote di Francisco Bultó ha deciso di non continuare a vivere l’atmosfera della pista.