Un appassionato di gioielli Ferrari ha deciso di costruire un mostro, sfruttando il cuore pulsante del Cavallino. Il risultato è clamoroso.
Le Ferrari sono un punto di riferimento assoluto nel mondo dei motori. La potenza dei motori è cosa nota anche nel Regno Unito dove c’è una particolare predilezione per le vetture modenesi. I costruttori aggiungono alle loro supercar quanta più deportanza e sprint possibile nelle sfide su strada. Il risultato a volte di una elaborazione tecnica è esagerato.
La potenza di un esemplare di Lotus con motore Ferrari è spaventosa. L’auto ha preso vita da una tradizionale Lotus Exige di diversi anni fa. La versione più estrema della Elise con cui condivideva il telaio in estrusi di alluminio incollati, la progettazione e la filosofia del “less is more” del fondatore Colin Chapman, venne svelata nel 2000 e realizzata in 583 esemplari. La seconda serie, battezzata S2, esordì nel 2004 sulla base della Elise 111R motorizzata Toyota. La terza serie venne presentata a settembre 2011 e rappresentò una rivoluzione epocale per il modello della Casa inglese. Venne scelto un più grosso e potente V6, sempre di origine Toyota, per prestazioni mai toccate prima.
Sulla base telaistica della Exige un’azienda statunitense creò un’ulteriore vettura ad alte prestazioni, la Hennessey Venom GT. Un collezionista, tale Dawie Joubert, ha pensato di estremizzare la carrozzeria per migliorare il flusso d’aria, che ricopre un motore V-8 biturbo proveniente da una Ferrari 488 GTB. Addio al quattro cilindri Toyota dell’auto originale e spazio a 925 cavalli e 663 piedi per libbra di coppia, ben oltre la potenza della Ferrari di allora. Una estremizzazione associata a un cambio rapido a palette come in F1, che trasmette potenza alle ruote posteriori. Con un peso a vuoto di appena 2.259 libbre, questa Lotus è più leggera di una Mazda MX-5.
La Lotus motorizzata Ferrari
Nel video pubblicato dal canale YouTube Hillclimb Monsters si vede l’auto sfrecciare lungo le strade del Simola Hillcimb. L’evento, tenutosi lo scorso maggio in Sudafrica, ha visto il bolide italo-inglese vincere la sua classe, arrivando a un solo secondo dal miglior tempo della giornata, stabilito da una monoposto a ruote scoperte. Il rischio di incidente è sempre altissimo.
Si tratta di un autentico mostro di potenza che sta facendo scalpore. Le immagini in alto sono magnifiche perché si possono apprezzare le doti tecniche del pilota da uno spettacolare on-board. La vettura balla tra le curva e saltella su una superficie piuttosto insidiosa.