Persino delle iconiche opere d’arte del passato possono andare incontro ad una brutta fine se non padroneggiate con maestria. Le immagini vi fermeranno il cuore.
Gioielli come la F40 dovrebbero essere guidati con estrema attenzione. Al di là del valore impressionante di tali esemplari, vi sono una serie di implicazioni che inviterebbero alla massima cautela. Alla fine degli anni ’80 non c’erano aiuti alla guida e un piccolo errore oggi può costare carissimo. Trovare dei pezzi di ricambi è una missione difficile anche per il Presidente del Cavallino.
La F40, al momento del lancio, divenne l’auto più veloce di tutti i tempi. La F40 è tra le hypercar più belle di sempre. La F40 fu svelata nel 1987 per il 40esimo anniversario della nascita della Casa modenese e fu l’ultima elaborata con Enzo Ferrari ancora in vita. Il Drake prediligeva linee sinuose ed eleganti ma per alzare l’asticella sul piano aerodinamico occorreva una vettura dal design più squadrato che rispecchiasse il DNA racing del Cavallino.
Sotto il cofano venne montato il V8 biturbo della 288 GTO. Il motore da 2,9 litri, dotato di turbocompressori IHI e intercooler Behr, era sublime. La F40 adottava il kevlar per rinforzare la scocca e la fibra di vetro per la carrozzeria, per un coefficiente aerodinamico di 0,34. Il V8 sprigionava 478 cavalli. L’auto scattava da 0 a 100 km/h in appena 3,8 secondi. La velocità massima era di 324 km/h. Un bolide esclusivissimo che tutti i piloti di F1 agognano di possedere. Alain Prost ha scelto di cedere la sua F40 a una cifra da capogiro.
L’incidente è avvenuto presumibilmente all’inizio di gennaio, mentre Norris festeggiava il Capodanno a Dubai. Il pilota della McLaren quindi non era al volante della vettura. Norris dovrà valutare a chi affidare le chiavi delle sue supercar d’ora in avanti. Il video presente anche sui nostri canali mette in luce tutta l’incapacità del guidatore sulle strade di montagna vicino al Principato di Monaco.
Nel filmato si vede la F40, inizialmente, mentre affronta una curva a sinistra. Sul rettilineo successivo, tuttavia, il posteriore perde aderenza e scivola verso sinistra. Il conducente, impaurito dall’effetto pendolo, ha deciso di frenare bruscamente, facendo ruotare la vettura verso destra, fino a impattare contro il guardrail a bordo strada. La parte posteriore della Ferrari è uscita distrutta. Il paraurti posteriore è da buttare. Senza il controllo elettronico della trazione o di stabilità servono esperienza e delle skill fenomenali per tenerla incollata alla strada ad alte velocità.
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