La Ford continua a soffrire di gravi problematiche sul fronte della qualità costruttiva, come conferma l’ultimo richiamo. Ecco i dettagli.
Il 2024 è stato un anno in cui sono state richiamate oltre 4 milioni di Ford negli Stati Uniti d’America, il che significa che peggio della casa di Detroit hanno fatto peggio solamente il gruppo Stellantis e la Tesla. Quest’ultima, con oltre 5 milioni di auto richiamate, ha così tolto la maglia nera alla casa dell’Ovale Blu, che da anni primeggiava in questa poco onorevole statistica. La situazione è piuttosto seria, e nel mondo il numero dei richiami continua ad aumentare, e sono pochi i brand che riescono a sopravvivere a questo allarme.
Dal canto suo, la Ford sta già fronteggiando una situazione molto delicata, che riguarda una categoria di veicoli sui quali ha da tempo dismesso gli investimenti. Stiamo parlando delle vetture alimentate con motore diesel, che finiscono nuovamente nell’occhio del ciclone. Contro il motore a gasolio è in atto una vera e propria demonizzazione da diversi anni, e l’ultima notizia che arriva dall’Europa non farà altro che peggiorare, ulteriormente, una situazione già piuttosto delicata. Scopriamo i particolari di questa burrascosa vicenda.
Alla fine del 2024, è pervenuto un avviso della Kba, vale a dire l’autorità federale che si occupa dei trasporti in Germania, in cui viene reso noto che la Ford dovrà richiamare 769.000 veicoli diesel in tutto il mondo, per riparare un guasto del filtro antiparticolato. Si tratta di veicoli omologati Euro 6, e l’autorità tedesca ha rilevato dei livelli di particolato nei gas di scarico che aumentano in maniera eccessiva all’incedere del tempo. Tutto ciò ha prodotto un mancato superamento dei test sulle emissioni per il numero di auto sopracitate, ed il tutto vale per una vasta quantità di modelli.
Nello specifico, le auto interessate sono: B-Max, C-Max, EcoSport, Focus, Fiesta, Grand C-Max, Galaxy, Mondeo, Kuga, Ranger, S-Max, Tourneo Connect, Tourneo Courier, Transit Connect e Transit Courier. Tutte queste auto sono state prodotte dal 2014 al 2023, e le prime notifiche ai proprietari sono già partite tra la fine del mese di dicembre e l’inizio di gennaio. La prima Ford che sarà richiamata in officina per ovviare al problema sarà la Kuga, con le riparazioni che scatteranno in queste settimane. In seguito, toccherà a tutti gli altri modelli colpiti da un guaio che fa già parecchio discutere.
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