Crisi Volkswagen, i lavoratori tremano: previsto un inedito piano nei prossimi anni che può distruggere tutto

Sono tempi bui per i lavoratori europei del settore dell’Automotive. Persino un gruppo solido come Volkswagen è andato in crisi a causa di una politica 2.0 che non ha pagato.

Alcune mosse strategiche non sono risultate vincenti per il colosso tedesco. Nata per essere la macchina del popolo la Volkswagen ha pensato di evolversi troppo presto alle future necessità dei suoi acquirenti investendo capitali nell’elettrico. Il risultato? EV fuori portata e lontani dalle esigenze della classe media. Probabilmente un modo per scusarsi dello scandalo del 18 settembre 2015, giorno indimenticabile per l’automotive. In quella data l’Epa, l’Agenzia statunitense per la protezione ambientale, accusò Volkswagen di avere illegalmente usato un software per aggirare le normative sulle emissioni di ossidi di azoto e il governo degli Stati Uniti ordinò a Volkswagen di riprogrammare complessivamente 500mila auto.

Crisi Volkswagen, i lavoratori tremano
Novità Gruppo Volkswagen (Ansa) Derapate.it

I buoni propositi post dieselgate avevano portato la casa automobilistica a investire 80 miliardi di dollari per lo sviluppo dei veicoli elettrici, il più grande tra tutte le aziende automobilistiche europee. Si prevedeva che nel 2025 la VW sarebbe stata la più grande casa produttrice di vetture elettriche ma qualcosa è andato storto. L’annuncio dirompente del recente accordo avvenuto pochi giorni prima della fine del 2024 ha visto come protagonisti la VW e il sindacato tedesco IG Metall. L’accordo prevede l’adozione di misure di risparmio sui costi che vedranno oltre 35.000 tagli di posti di lavoro in tutto il paese entro il 2030.

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Le previsioni circa la riduzione dei posti di lavoro fanno pensare che vi saranno risparmi notevoli per l’azienda pari a 1,5 miliardi di euro all’anno. I lavoratori non saranno gli unici a soffrire è previsto, infatti, un taglio di salario per i 4mila manager. Si vocifera che i manager rinunceranno a bonus pari al 10% del loro reddito nel 2025 e nel 2026. Nei tre anni successivi, 2027, 2028 e 2029, i bonus saranno ridotti di un ulteriore 8%, 6% e 5%, rispettivamente.

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Ci celebrano i funerali della Volkswagen (Ansa) Derapate.it

Altro grande cambiamento per la casa automobilistica, nata sotto la dittatura nazionalsocialista di Adolf Hitler, che vede la volontà dei vertici di ridurre drasticamente la sua capacità produttiva. Guardando ad un futuro più a lungo termine per una eventuale risalita, hanno non solo deciso di spostare la produzione della Golf e Golf Estate in Messico, ma è prevista la chiusura di numerosi stabilimenti. Oliver Blume, amministratore delegato del gruppo VW, ha così dichiarato in merito ai radicali cambiamenti: “Con il pacchetto di misure concordato, l’azienda ha tracciato una rotta decisiva per il suo futuro in termini di costi, capacità e strutture. Ora siamo di nuovo in grado di plasmare con successo il nostro destino“.

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