Le proposte del Ministro dei trasporti, Matteo Salvini, hanno suscitato numerose polemiche. Ecco le riforme che per ora sono state bocciate.
Il decreto interministeriale di Salvini e Piantedosi “viola la privacy dei clienti e danneggia il nostro settore“, ha affermato Leonardo Giammarino, rappresentante degli Ncc di Federnoleggio e Confesercenti. Il TAR del Lazio ha respinto per ora una Legge tendenziosa. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha cercato di aprire un dialogo tra trenta sigle sindacali del comparto taxi riunite attorno al tavolo del MIT per fare il punto sulle criticità e i bisogni di un settore in profonda crisi.
Roma accoglierà il Giubileo per oltre un anno, mentre Milano avrà le sue Olimpiadi ed è naturale che il settore dei trasporti dovrà fare bella figura sotto i riflettori del mondo intero. La concentrazione di turismo nella Capitale sarà elevatissima in occasione del Giubileo del 2025 che è scattato il 24 dicembre 2024 e si concluderà il 6 gennaio 2026. L’evento rappresenta un momento di grande significato per milioni di fedeli che faranno un viaggio nella Capitale. L’anno della preghiera permette a tutti i fedeli di chiedere l’indulgenza plenaria per se stessi e per i cari defunti.
Il tema è stato dibattuto sul tavolo del MIT, dove sono emerse delle verità scomoda. Roma è dotata di quasi 7.800 licenze taxi e l’ultimo bando risale addirittura al 2006, all’epoca del sindaco Walter Veltroni. “Se le cose restano così, a gennaio noi siamo finiti: non riusciremo più a lavorare. Per questo il 12 dicembre scenderemo in tutte le piazze d’Italia“, ha assicurato al Foglio Leonardo Giammarino, rappresentante del servizio di Noleggio con conducente (Ncc) di Federnoleggio e Confesercenti, commentando il decreto interministeriale firmato il 26 ottobre scorso da Matteo Salvini e Matteo Piantedosi, ministri dei Trasporti, noti anche per il nuovo CdS.
In base alle nuove disposizioni a gennaio 2025 per gli Ncc vi sarebbe stato un nuovo strumento: il foglio di servizio elettronico. Per ogni corsa, l’autista dovrà riportare gli estremi del conducente e del cliente, la targa del veicolo e i dati relativi alla partenza e all’arrivo (luogo, data e chilometri) su una piattaforma digitale. “Questo significa che saremo costretti a mettere i dati di un cliente su un database, dove resteranno per chissà quanti anni, gestito non si sa da chi, se dal ministero o da un ente terzo, E’ una violazione della privacy“, ha tuonato Giammarino.
Per questioni di illegittimità costituzionale il TAR ha fatto muro ma la sospensiva resterà in vigore fino al 13 gennaio 2025, quando il ricorso verrà discusso in camera di consiglio. Dal canto suo, il ministro Salvini rivendica di aver operato senza preferenze: “Penso che sia i tassisti che gli Ncc siano gran lavoratori e noi vogliamo garantirgli di poter esercitare la professione con serenità combattendo l’abusivismo“, ha affermato in un videomessaggio pubblicato sui suoi canali social.
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