Non è un bel periodo per la Maserati, brand che ha patito un vero e proprio crollo di vendite. Ora c’è anche lo zampino dei ladri.
Per il gruppo Stellantis è stato un 2024 da dimenticare, il peggior anno da quando, nel gennaio del 2021, l’azienda venne fondata dalla fusione dei colossi PSA e FCA. Tra i brand che sono parte della holding multinazionale olandese c’è anche la nostra Maserati, un vero e proprio orgoglio del nostro paese, che sta affrontando il periodo più buio della propria storia. La casa del Tridente soffre sotto il profilo delle vendite, con una gamma che non riesce ad attirare i clienti.
La scelta di puntare sull’elettrico, e ciò è ormai evidente, si è rivelata del tutto errata, ma i vertici sembrano voler insistere su questa strada, provocando una crisi con pochi precedenti ed enormi difficoltà a tutti i lavoratori. Come se non bastasse, si è aggiunta anche la beffa al danno, con i ladri di rame che sono penetrati all’interno di un ex sito di produzione della Maserati, seminando caos e distruzione. Andiamo a scoprire cosa è accaduto a quello che era uno dei fiori all’occhiello del settore automotive nostrano, ormai in preda ai malviventi.
Nonostante il Natale, i ladri non si sono fermati, entrando in azione presso l’ex stabilimento Maserati di Grugliasco, nei pressi di Torino, per asportare il rame rimasto. I malviventi hanno rotto i lucchetti e sono entrati senza alcun problema nel piazzale interno, per poi sottrarre la bellezza di 300 metri e passa di cavi di rame. Pare che il furto equivalga a poche migliaia di euro, non certo un danno economico di grave entità, ma non è questo che conta. Uno stabilimento che, in passato, era tanto centrale per il nostro automotive, è ora ridotto ad atti di questo genere, senza che nessuno intervenga.
Il sindaco di Grugliasco, Emanuele Gaito, ha espresso tutta la propria preoccupazione per le condizioni di abbandono dell’ex stabilimento Maserati, che non fa altro che attirare malviventi: “Questa è solo la punta dell’iceberg, tutto il distretto industriale di corso Allamano, che per anni ha gravitato attorno all’automotive, rischia un allarmante svuotamento. Non ci sono progetti concreti o interventi strutturali all’orizzonte, il settore intero è in difficoltà, e quella che doveva essere un’eccellenza del lusso sta andando verso una desertificazione. Dobbiamo agire subito“.
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