La BMW ha una vasta gamma di auto elettriche e punta alla sostenibilità, ma c’è anche un invito a valutare anche delle alternative.
Si fa un gran parlare di sostenibilità, il mantra in ogni ambito della società al giorno d’oggi. In campo automotive, l’auto elettrica è quella di cui si discute maggiormente al giorno d’oggi, visto che l’Europa ne ha sostanzialmente imposto l’utilizzo in chiave futura, ma la clientela non è d’accordo e non intende convertirsi alle emissioni zero. In occasione dell’incontro di fine anno con la stampa, a parlare di sostenibilità è stato il presidente di BMW Italia, Massimiliano Di Silvestre, che ha riassunto le diverse iniziative pensate dal colosso di Monaco di Baviera.
Sono tanti i marchi che stanno affrontando questo tema, con De Silvestre che è appeso molto soddisfatto dei risultati che BMW sta ottenendo: “Negli ultimi rapporti dell’Edelman Trust Barometer, che misura la fiducia dei vari stakeholder nelle istituzioni, nei media, nelle organizzazioni e sociali e nelle imprese, è emerso un dato importante. Le persone hanno fiducia nelle imprese e credono che siano quelle più capaci nel fornire le risposte concrete ai temi sociali. Questo è un aspetto che ci gratifica molto, e rappresenta una grande responsabilità di cui farci carico“.
BMW, Di Silvestre parla della sostenibilità
Nel 2024, la BMW ha festeggiato il decimo anniversario del progetto di responsabilità sociale d’impresa noto come SpecialMente, che racchiude le tante iniziative del costruttore teutonico nel sociale. Massimiliano Di Silvestre ha poi citato il fondamentale ruolo della sostenibilità, che deve essere posta al primo posto da tutti: “La sostenibilità non può essere una destinazione se non include allo stesso tempo quella ambientale e quella sociale, ma anche quella di business. Questi aspetti devono integrarsi assieme in quello che deve essere un processo virtuoso, che esprime la capacità di utilizzare le risorse in modo consapevole“.
Il presidente della divisione italiana di BMW ha poi aggiunto: “Dobbiamo ridurre gli sprechi ed utilizzare materiali secondari, creando un’energia che sia pulita rendendo la mobilità più affascinante ed ambiziosa. In tutto ciò, è necessario generare dei profitti che possiamo poi reinvestire nella società, andando a supportare iniziative come quelle che abbiamo in programma“. Dunque, il reparto italiano della casa bavarese pare avere le idee chiare e punta sulla sostenibilità a tutto tondo, in modo da creare un settore automobilistico inclusivo e più pulito.