Perché Davide Valsecchi non è arrivato in F1? Ecco la verità sul ritiro del campione

Vi sono talenti che avrebbero meritato una chance ai massimi livelli del Motorsport. Questa è la storia dell’ex pilota Davide Valsecchi, vincitore della GP2 nel 2012.

Il Motorsport è una delle discipline sportive più ingiuste e beffarde in assoluto. Si può essere molto forti, costanti e veloci ma nessuno garantisce di arrivare a correre in Formula 1. Sin dalle origini della massima categoria del Motorsport vi è stato spazio per i piloti paganti. Il circus è un grande business e, a volte, conta più il conto in banca del talento puro. Non si potrebbe spiegare altrimenti la presenza per delle stagioni di piloti miliardari come Mazepin e Latifi.

Perché Davide Valsecchi non è arrivato in F1
Le ragioni del mancato arrivo in F1 di Valsecchi (Ansa) Derapate.it

L’ex campione della GP2, Davide Valsecchi, ha sempre sognato di raggiungere la griglia di Formula 1. Il nativo di Erba è cresciuto a Eupilio in provincia di Como e iniziò la sua carriera nel 2003 per poi arrivare a correre su delle Formula Renault fino al 2007. Prese parte alla Formula Renault italiana e alla Eurocup Formula Renault, per poi scendere in pista alla World Series by Renault nel 2006.

Nel 2007 conquistò il primo trionfo a livello internazionale, partecipando anche ad eventi di Formula 3 italiana e tedesca. La sua carriera iniziò con la partecipazione alla GP2 Asia Series con il team Durango. Nel 2008, in classifica, non andò oltre l’ottava posizione ma riuscì a strappare un contratto in GP2. Per sua sfortuna rimase coinvolto in un pesante crash nella tappa di Istanbul, nel secondo round della stagione. I freni andarono fuori uso e il driver lombardo colpì, violentemente, le barriere di protezione. Il crash gli causò la compressione di tre vertebre lombari, costringendolo a saltare le due tappe successive. Solo all’ultima tappa del campionato, a Monza, celebrò la sua prima vittoria nella serie.

Valsecchi, le porte chiuse in faccia in F1

Nella categoria propedeutica alla F1 continuò il suo percorso di crescita, a suon di podi e vittorie. Nel 2010, sul tracciato di Abu Dhabi, Valsecchi si calò per la prima volta in un test nell’abitacolo di una HRT di F1. Nel 2011 fu ingaggiato come collaudatore della Lotus. Nel team inglese prese parte alla prima sessione di prove libere del Gran Premio della Malesia, dove prese il posto Heikki Kovalainen.

Valsecchi, le porte chiuse in faccia in F1
Davide Valsecchi in posa nella trasmissione TopGear (Ansa) Derapate.it

Nel 2012 passò alla DAMS e si aggiudicò il campionato GP2. Nonostante la vittoria del campionato il team inglese non lo selezionò in F1, confermando Kovalainen. Dopo la brutta esperienza Valsecchi decise di proseguire la sua carriera al volante di una Lamborghini Gallardo GT3 del team Eurotech Engineering, al fianco di Giovanni Venturini. Prese parte anche al Trofeo Blancpain Sprint Series. L’italiano non aveva le possibilità economiche di un Lance Stroll e, in seguito, si è dedicato con passione al ruolo di opinionista di Sky, partecipando insieme a Guido Meda e Joe Bastianich, anche della trasmissione Top Gear Italia.

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