Per le auto elettriche sono mesi di ripresa a livello globale. Però dagli USA non arrivano buone notizie. E c’è di mezzo Donald Trump.
Se il mercato dell’auto in Europa è in crisi, quello globale però pare comunque aver ricominciato a crescere. In particolar modo dopo un periodo complicato stanno tornado a essere positivi i numeri che riguardano le auto elettriche. Da un’analisi svolta da Rho Motion, un’azienda di consulting con un focus sulle dinamiche globali della mobilità, emerge che nei primi 11 mesi dell’anno sono aumentate le vendite delle vetture con questa tecnologia a livello planetario, nonostante l’eccezione negativa del Vecchio Continente.
In totale sono state prodotte e vendute 15,2 milioni di auto elettriche, che vuol dire un 25% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. E a farla da padrona sono Cina (+40%) e USA (+10%). Aumenta soprattutto l’export dei modelli elettrici all’estero da parte della Cina, che ora sta seriamente mettendo a rischio la leadership nel settore dei marchi europei e americani. Sì perché qui c’è Tesla davanti a tutti.
Il presidente Donald Trump tornerà alla Casa Bianca il mese prossimo e stanno iniziando a emergere nuovi dettagli sul suo piano che riguarda il mondo delle quattro ruote e in particolare delle auto elettriche. Si dice che la nuova amministrazione mira a eliminare il credito d’imposta federale di 7.500 dollari e i finanziamenti per migliorare la rete di ricarica americana. E lo ha confermato l’agenzia Reuters, che dice di aver visionato in esclusiva i documenti che lo approvano.
I dettagli non sono ancora chiari, ma pare quindi che questi fondi tolti alle auto elettriche saranno reinvestiti nella produzione di materiali per batterie. Perché queste e altri componenti sono “importanti per la produzione della difesa”, mentre le auto elettriche e le stazioni di ricarica non lo sono, almeno così si legge nel documento. Il team raccomanda inoltre di imporre tariffe su batterie e materiali per batterie in tutto il mondo per motivi di sicurezza nazionale e di negoziare poi “esenzioni” specifiche con i vari partner a livello globale.
Pare però che non sia tutto qui: l’amministrazione Trump reindirizzerà i fondi destinati a supportare l’adozione delle auto elettriche sulla “catena di fornitura della difesa nazionale e sulle infrastrutture critiche”. In pratica il Dipartimento della Difesa non avrà più l’obbligo di acquisire veicoli militari elettrici, come successo sotto Biden. E c’è di peggio. Infatti nel documento pare ci sia la raccomandazione per adottare un piano per riportare gli standard di risparmio di carburante ed emissioni ai livelli del 2019. Le emissioni, nello specifico, tornerebbero ad aumentare di circa il 25% rispetto agli attuali limiti del 2025 ma con un risparmio di carburante medio di circa il 15% rispetto ad oggi.
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