Il neo campione del mondo, Jorge Martin, è salito sul tetto del mondo su una Desmosedici e non ha nessuna intenzione di mollare il n.1.
Non è chiaro se il madrileno sceglierà di appore il numero 1 al posto dell’89 sul cupolino ma l’unica certezza è che il campione darà molto filo da torcere a Bagnaia e Marquez. I due galli nel pollaio Ducati potrebbero anche disturbarsi a vicenda, dando ottime chance alla concorrenza. E’ quello che sperano in Aprilia ma per vincere occorrerà un netto salto in avanti sul piano tecnico.
In Ducati il progetto progredisce di anno in anno con una cura maniacale dei dettagli. Gli avversari, invece, dovranno crescere molto per arrivare a colmare il gap. L’Aprilia, nel 2024, è stata l’unica squadra ad interrompere la striscia di vittorie della Casa di Borgo Panigale. A trionfare, sul tracciato di Austin, fu Maverick Vinales, sfruttando anche un errore di Marc Marquez. Il team di Noale alla fine ha concluso al terzo posto della graduatoria, alle spalle anche della KTM.
In Aprilia non c’è solo l’ambizione di arrivare secondi, ma anche quella di vincere il titolo. Per questo motivo Martin e Bezzecchi hanno firmato il contratto. Detto addio al veterano Aleix Espargaró e ceduta l’eterna promessa Maverick Vinales, la squadra italiana ha deciso di rivoluzionare il roster, sfruttando il passaggio di Pramac in Yamaha. A quel punto con la promozione dal team Gresini Racing di Marc Marquez sulla Rossa, al posto di Enea Bastianini, per Martin non vi sono state chance alternative.
La promessa di Jorge Martin
Il nuovo rider della Casa di Noale ha dichiarato: “Non posso dire molto sulla moto. Ma l’espressione sul mio volto è stata vista da tutti voi che eravate lì. Ero felice e non credo che potrei esserlo più di quanto lo sia in Aprilia. Penso che il nuovo pacchetto sia molto interessante e che il salto fatto dalla moto sia il più grande degli ultimi anni. Il potenziale è alto e sembra buono”.
“L’impegno, Aprilia ce l’ha, e l’ho visto in prima persona. Ho notato che mi vogliono bene e che fanno di tutto per me. Ma sentono la responsabilità di ospitare il campione. Tutti vogliamo vincere, ma per farlo dobbiamo applicare una strategia e una dinamica di lavoro adeguata”, ha aggiunto lo spagnolo in una intervista riportata da Motorsport.com.