Secondo il disegno di legge presentato in materia vi sarà maggiore libertà nella scelta assicurativa delle scatole nere. C’è bisogno di una totale rivisitazione di una disciplina che ha diverse lacune.
Dopo anni, finalmente, il legislatore potrebbe porre rimedio ai problemi causati da una normativa arcaica sulla RC auto con scatola nera. L’iniziativa risponde a precise domande relative alla legalità della black box. La disciplina che prevede delle agevolazioni per coloro che installano la scatola nera in auto non è stata lungimirante perché si sono verificati degli episodi di paralisi presso una specifica compagnia assicurativa. Le scatole nere hanno avuto una loro utilità per le assicurazioni, creando una situazione di impaccio per coloro che avevano cominciato a credere nelle reali possibilità vantaggiose sulle polizze.
L’automobilista in una disciplina piuttosto contorta rischia, semplicemente, di avere grosse grane da gestire con la compagnia. La burocrazia italiana, certamente, non aiuta l’automobilista medio ma forse qualcosa sta cambiando. Con il disegno di legge di iniziativa governativa numero 1318 battezzato legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 si ritornerà alla libertà.
Si tratta di una scelta che è tesa a favorire la concorrenza in ambito assicurativo e vieta tutte le clausole che limitano il diritto dell’assicurato di disinstallare senza costi alla scadenza annuale del contratto la black box, creando una maggiore libertà di scelta per l’automobilista. Date una occhiata anche al sacchetto nell’auto.
In sostanza coloro che avevano firmato un contratto non potevano più svincolarsi se non dietro delle pesanti clausole in termini economici e per evitare questi abusi il Governo sarebbe intervenuto per ridisciplinare completamente la materia. Una situazione che continua ad essere emergenziale per l’assicurato che potrà chiedere un servizio alternativo di gestione della scatola nera, così come i dati relativi alle percorrenze nell’ultimo anno.
Una nuova modalità che permetterà una libera scelta nel passaggio ad una nuova compagnia che proporrà un’offerta migliore. Assoutenti ha annunciato: “Siamo in presenza di una norma che parzialmente va nella giusta direzione. Tuttavia, è come se disciplinasse l’uso della matita nell’era dell’intelligenza artificiale. Sono i big data che vanno disciplinati, non i dispositivi che li generano”.
“La selezione avversa è: aumentare i prezzi agli assicurati che possono essere più rischiosi. Caso classico: non pagare la sanità ai malati, e pagarla ai sani (che non si ammalano). La scatola nera serve alle assicurazioni per decidere come e quanto pagare tutti gli assicurati in prima classe (ormai l’ottanta per cento) sulla base di una lettura algoritmica dei dati di guida e priva di elementi oggettivi”, ha assicurato Assoutenti.
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