La crisi di vendita dell’auto elettrica sta generando un vero e proprio caos per l’industria automotive. Dalla Germania c’è una novità.
La situazione del settore automotive è molto critica, ed in Germania lo è particolarmente. Il colosso Volkswagen è pronto per chiudere tre stabilimenti in patria, e si parla di ben 50.000 licenziamenti in vista, con diversi tagli sugli stipendi che sono già stati resi noti. Inoltre, anche le aziende che si occupano di componentistica sono in grave crisi, con Bosch e Schaeffler che hanno licenziato migliaia di lavoratori, ed altri brand che hanno già annunciato la bancarotta.
Le grandi responsabilità, secondo lavoratori, clienti e popolazione generale, sono dell’auto elettrica, che nessuno compra e che ha portato ad una netta riduzione della produzione. In tal senso, è arrivata una discutibile proposta del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che intende far salire le vendite delle BEV tramite un metodo mai sentito prima, e che difficilmente verrà approvato. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Auto elettrica, ecco la proposta del cancelliere tedesco
L’auto elettrica non vende a sufficienza? In un momento in cui i consensi sono crollati, il cancelliere tedesco Olaf Scholz se n’è uscito con un’idea piuttosto singolare. Imporre un bonus pagato da tutti i paesi dell’Unione Europea, in sostanza, da tutti i contribuenti. Non si tratterebbe di un incentivo di ogni stato, ma usi una sorta di sconto finanziato da Bruxelles stessa. Scholz è sempre stato favorevole alle auto ad emissioni zero, ma senza dare garanzie all’industria come l’aggiunta di incentivi e delle protezioni contro la Cina.
Ora che manca poco ai voti e con la destra che è pronta ad assalire il Governo, Scholz se n’è uscito con una proposta assolutamente folle, e che non potrà far altro che raccogliere le ire dei cittadini. In questo modo, non si fa altro che allontanare ulteriormente il popolo ed il cliente dall’auto elettrica, che come sappiamo, non ha mai preso piede. La speranza è che si possa trovare una soluzione più equilibrata al più presto, salvando la situazione dell’industria che è già al collasso in questo periodo.