Vi sono centinaia di aziende connesse alla filiera del Gruppo Stellantis. Scopriamo cosa sta avvenendo in società un tempo molto solide.
L’effetto domino è una reazione a catena che avviene quando un piccolo cambiamento è in grado di produrne a propria volta uno analogo dando origine a una sequenza lineare di stravolgimenti. Il termine deriva dalla caduta delle tessere del domino messe in fila: spingendo la prima, questa urta la seconda che, a sua volta, urta la terza e così via. Questo effetto a cascata sta coinvolgendo la filiera dell’Automotive.
Tutte le realtà aziendali connesse a Stellantis sono a rischio. Volete una prova tangibile? In Italia lavorano nel settore automobilistico 167 mila persone che diventano però 1,2 milioni considerando anche l’indotto diretto e indiretto. L’intero comparto genera nel complesso 90 miliardi di euro di fatturato all’anno e incide sul PIL per il 5,2%. L’industria dell’Automotive per l’Italia è sempre stata una locomotiva che sino ad oggi non era mai, concretamente, andata in crisi, anche grazie ai salvataggi di un certo Sergio Marchionne che, in tempi non sospetti, aveva allarmato tutti sugli effetti della tecnologia elettrica.
Da quando FCA si è fusa con PSA è nato un Gruppo che di stellare, ad oggi, ha solo il nome. Le scelte manageriali del dimissionario Carlos Tavares si sono rivelate fallimentari. Il crollo di vendite è causato da una proposta elettrica che non ha convinto i puristi con qualche ruga sul viso e nemmeno le nuove generazioni. Sono state create EV FIAT, Lancia etc che non si vendono e non piacciono nemmeno al di fuori dei confini nazionali. L’exit dell’a.d. portoghese ha scoperchiato un vaso di Pandora che mette in seria crisi l’intera filiera industriale dell’Automotive.
Stellantis, fioccano i licenziamenti
Con il rischio di una migrazione definitiva in Paesi dove il costo di ogni singolo lavoratore risulta, decisamente, più basso dell’Italia, aziende storiche che ruotano intorno al mondo Stellantis stanno già cadendo in una crisi irreversibile. I 52 dipendenti dello stabilimento Yazaki di Grugliasco (Torino) hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Passeranno un pessimo Natale. Per chi rimane il problema sembra solo rimandato. La realtà giapponese, infatti, è vicina alla Maserati che ha fatturati in rosso.
Stellantis, inoltre, ha accettato di rinnovare il contratto con Trasnova per altri 12 mesi, periodo che servirà all’azienda di logistica per trovare nuovi eventuali clienti. Tutte operazioni a tempo tese a tamponare una condizione di assoluta difficoltà sul piano progettuale. Le possibili chiusure aziendali riguardano anche colossi come Volkswagen nella ex potenza tedesca, ma questa è un’altra storia. Guardando in casa nostra l’operazione Stellantis potrebbe trasformarsi in un clamoroso flop per gli italiani.