Il primo di dicembre scorso, Carlos Tavares ha lasciato il ruolo di CEO del gruppo Stellantis. Scopriamo quali sono le sue auto.
La crisi del gruppo Stellantis è esplosa nel corso del 2024, ed i venti di gravi difficoltà si erano già alzati alla fine di giugno, quando i report semestrali parlavano di un preoccupante crollo delle vendite e degli utili. Tutto ciò ha condotto alle dimissioni di quello che è ormai l’ex CEO Carlos Tavares, top manager portoghese che fu tra i fautori dell’unione tra i gruppi PSA ed FCA, ed al quale John Elkann decise di affidare il compito di amministratore delegato nel 2021.
Almeno inizialmente, la strategia di Tavares per far convivere i 14 marchi di Stellantis fu quella giusta. Il manager portoghese puntò tutto sul risparmio economico per far guadagnare soldi all’azienda, decidendo di far coesistere i vari brand tramite l’utilizzo di piattaforme condivise, in modo da risparmiare sui costi di produzione. Sino al 2023 la strategia diede i suoi effetti, ma nel 2024 è esplosa la crisi di cui sentiamo parlare ogni giorno. Le sue dimissioni aprono ad una nuova fase anche per l’automotive italiano, e nelle prossime righe, andremo a scoprire quella che è la sua grande passione per le corse e le auto che tiene in garage.
Tavares, le sue auto private e l’amore per le corse
Il piano di Carlos Tavares per il futuro di Stellantis prevedeva di puntare tutto sulle auto elettriche. Nello specifico, il cosiddetto Dare Forward aveva in mente di vendere solo BEV in Europa entro il 2030, previsione clamorosamente errata vista la situazione di mercato dei veicoli ad emissioni zero. Nel suo garage, il manager portoghese può vantare gioielli come la Peugeot 504 V6 Coupé del 1979, una Alpine A110 del 1976 ed una Porsche 912 del 1966, modelli d’epoca che non potrebbero essere più lontani dall’elettrico e dall’idea di mobilità sostenibile.
Di certo, a Tavares non si può dire che non fosse un amante dell’automobile e del mondo delle corse, avendo partecipato ad oltre 500 competizioni nel corso della sua vita. Pensate che, nel 2014, ha vinto la Classe A2 della 24 ore di Barcellona al volante di una Peugeot RCZ, ed è stato lui stesso a spingere per il ritorno alla 24 ore di Le Mans in classe Hypercar della casa del Leone. Dunque, Stellantis dovrà d’ora in avanti fare a meno di un grande appassionato di auto e di corse sportive.