Nella storia imprenditoriale italiana merita un posto d’onore Luca Cordero di Montezemolo. L’ex Presidente della Ferrari ha demolito, verbalmente, il dimissionario Carlos Tavares in Stellantis.
E’, decisamente, più facile sparare a zero quando si è in pensione e si osservano le dinamiche a distanza, ma le dichiarazioni di Montezemolo non lasciano mai trasparire un risentimento. Ha una piena consapevolezza delle persone a cui rivolge i suoi pensieri e conosce gli ambienti lavoratori, a partire dalla F1, come nessuno, essendo stato un autentico protagonista per decadi.
Montezemolo è, semplicemente, rammaricato di come stiano andando tantissime dinamiche in Italia. In un’intervista a IlGiorno ha detto la sua sulla scelta di John Elkann di dare le redini del Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA, a un uomo come Tavares. Quest’ultimo è tra i principali responsabili del crollo del colosso italo-francese che comprende anche FIAT, Lancia, Alfa Romeo e Maserati.
“La responsabilità è di Stellantis, priva di un vero progetto industriale, e con migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro. Si è sentito un silenzio assordante da parte del mondo sindacale fino a poche settimane fa e anche da parte della politica in generale e in particolare di chi dovrebbe per definizione difendere i più vulnerabili“, ha annunciato l’ex n.1 della Ferrari.
La bordata di Montezemolo
Il bolognese si è detto preoccupato della situazione e di questa lenta e inesorabile sia la deindustrializzazione del Paese. In Italia non c’è più nemmeno un’azienda elettronica dopo la vendita di Magneti Marelli. Oramai il Governo dovrebbe riuscire ad attrarre i produttori stranieri in Italia. Il crollo di major sta mettendo a dura prova decine di migliaia di famiglie che rischiano di passare un pessimo Natale e non solo.
“È incredibile che Romania, Spagna, Belgio producano più auto di noi – ha tuonato Montezemolo – Tavares l’ho incontrato alla Renault. Un manager molto competente e un po’ dispotico. Ma non è riuscito a invertire la rotta. Mi è sembrato un padre padrone evidentemente supportato dalla proprietà”. L’ultimo pensiero è sulla Ferrari e sulla Scuderia che ha sfiorato il titolo costruttori nel 2024. “La seguo moltissimo, anche se non è più la mia Ferrari spero che torni ai massimi livelli e a vincere il campionato del mondo piloti. Guardo tutti i GP. Li guardo e soffro. Un’inguaribile passione. La vita non è solo razionalità, no?“, ha chiosato Montezemolo.