Le emissioni auto sono al centro delle polemiche in questi mesi, ed oggi vi sveleremo come potrete contribuire a limitarle nella guida.
L’inquinamento è uno dei temi dominanti all’interno delle discussioni che riguardano il futuro del mondo dei motori. Sul tavolo si parla e parecchio delle pesantissimi multe previste a partire dal 2025 per i paesi che non rispetteranno i nuovi limiti sulle emissioni, con l’Italia ed altri stati che stanno spingendo per portare ad una proroga delle misure europee almeno al 2026 o al 2027. Nel frattempo, scontro anche sul definitivo stop al motore termico, previsto per il 2035.
Tra poco più di un decennio, secondo quella che è la decisione dell’Unione Europea, non sarà più possibile produrre e vendere auto dotate di un motore a combustione interna, anche ibride, nel Vecchio Continente, trovata che al momento non sta trovando riscontro nelle richieste dei clienti, che di elettrico quasi non vogliono sentir parlare. Nelle prossime righe, secondo quanto riportato sul sito web “Autoappassionati.it“, vi sveleremo come è possibile, tramite alcune accortezze alla guida, cercare di inquinare il meno possibile, e siamo certi che riuscirete a fare tesoro dei nostri consigli.
Sono in corso diversi studi che riguardano l’inquinamento, ed è il Politecnico di Milano ad aver pubblicato un’interessante analisi su Scientific Reports, secondo il quale, oltre alla CO2 ed al NOx, anche i PM sarebbero dannosi per la salute. Si tratta del particolato metallico che penetra nei nostri polmoni, conducendo a gravi problemi di salute. Secondo le varie analisi, c’è minor rischio di sviluppare queste particelle se si viaggia ad una velocità compresa tra i 50 ed i 70 km/h, dunque, ad un’andatura media, né troppo veloce né eccessivamente lenta.
Nello specifico, è proprio alle basse velocità che si produce il maggior numero di sostanze inquinanti, ed è così che la mobilità cittadina diventa la principale responsabile dell’inquinamento atmosferico. Andare ad una velocità di 30 km/h causa gravissimi rischi alla nostra salute, e chissà che le istituzioni non vadano ora a modificare qualcosa nelle varie legislazioni, per cercare di trovare un equilibrio tra l’impatto ambientale e quella che è la sicurezza stradale in futuro.
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