Per il gruppo Stellantis la tempesta non si placa, ed ora emerge un nuovo, serio allarme. Ecco il modello coinvolto nel richiamo.
La settimana più turbolenta di sempre per il gruppo Stellantis sta andando in archivio, e c’è da dire che così tanti ribaltoni, a questo punto, non potevamo proprio immaginarceli. Come sappiamo, il CEO Carlos Tavares ha scelto di dimettersi dicendo addio al proprio ruolo, una decisione che ha stupito tutti, ma che può forse dare speranza all’Italia. Tra il ministro Adolfo Urso ed il presidente John Elkann c’è già stato un costruttivo incontro telefonico, con l’obiettivo di riportare al centro dell’industria automobilistica il nostro paese.
Di certo, Stellantis ha bisogno di tornare a vendere auto prima di tutto, con tutti i suoi costruttori che sono in crollo vertiginoso, fatta eccezione per Peugeot e Citroen, che fanno segnare ottimi numeri. Tuttavia, la Citroen è ora di nuovo al centro di una campagna di richiamo, che riguarda la C3. Non si tratta però del modello precedente, colpito dal guasto all’airbag Takata, ma della nuova generazione che è stata svelata lo scorso anno, e che è un SUV di Segmento B. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, di quale guaio si tratta e come verrà trattata la situazione.
Stellantis, richiamo per la nuova generazione di Citroen C3
Il tema dei richiami auto è ormai al centro della scena nel mondo delle quattro ruote, ed ora è nuovamente la Citroen ad esserne protagonista in negativo. Il marchio francese del gruppo Stellantis, nello specifico, dovrà intervenire sulla nuova C3, vettura che aveva già avuto problemi con gravi ritardi nelle consegne, e che ora sta affrontando nuove e pesanti difficoltà. Questa è la vettura che ha battezzato la nuova piattaforma Smart Car della holding multinazionale olandese in Europa, e non è stata esente da guai, questo lo possiamo dare per certo.
Secondo quanto sottolineato da “L’Automobile Magazine“, le unità della Citroen C3 che sono state consegnate avrebbero dei piccoli difetti, tali da scatenare la campagna di richiamo. Una versione nota come E-C3, ovvero la variante elettrica, ha subito dei problemi ai tergicristalli, mentre gli indicatori di direzione non erano funzionanti. Dunque, la casa d’oltralpe ha scelto di organizzare una campagna di richiamo, in modo da poter porre rimedio al problema. Non certo una bella figura per la nuova piattaforma di Stellantis, sulla quale viene prodotta anche la FIAT Grande Panda. Anche quest’ultima è in grave ritardo, e la speranza è che le stesse difficoltà non si andranno a verificare su quest’auto.