I richiami auto sono ormai all’ordine del giorno, e l’ultimo caso è senza dubbio uno dei più discussi. Ecco cosa è accaduto di preciso.
In un mercato dell’auto che fa sempre più fatica e che dà l’idea di poter “esplodere” da un momento all’altro, non esiste solamente il problema del crollo delle vendite. C’è da riflettere parecchio anche sui continui richiami auto, ormai quasi quotidiani, soprattutto in alcune parti del pianeta dove c’è una sorta di ossessione per la sicurezza stradale. In generale, la qualità costruttiva dei veicoli moderni pare essere calata, quasi come conseguenza di un aumento della tecnologia che ha reso le nostre vetture simili a dei computer viaggianti.
Alle volte, i problemi sono causati proprio dalla troppa tecnologia che c’è a bordo, come quando ne vengono colpiti i software, che provocano diversi malfunzionamenti. Nella giornata di oggi, vogliamo parlarvi di una campagna di richiamo che è stata indetta ai danni di General Motors, secondo quanto riportato dal sito web “Autoevolution.com“. Il colosso statunitense dovrà intervenire su due dei suoi modelli più importanti, che sono stati colpiti da un guasto di una certa pericolosità. Scopriamo di cosa si tratta.
Un nuovo richiamo coinvolge il colosso General Motors, con due pick-up coinvolti. Nello specifico, si dovrà intervenire su Chevrolet Silverado HD e GMC Sierra HD, per via della possibile apertura del portellone posteriore, che potrebbe avvenire anche durante la marcia. Tutti i veicoli sospetti sono dotati di una chiusura e di rilascio elettrico. Dunque, è presente un malfunzionamento di un certo livello, che riguarda i due modelli sopracitati in versione 2024.
Potrebbe crearsi un grave pericoloso se l’apertura avvenisse durante la marcia, rischiando di disperdere sulla sede stradale, e da parte delle autorità è arrivato un primo annuncio sul richiamo già il 16 di luglio scorso, recapitato a General Motors dalla Speak Up For Safety. Pensate che GM ha già ricevuto ben 237 segnalazioni sull’apertura del portellone posteriore durante la marcia, presentate entro il mese di settembre scorso. Sono ben 65.368 i modelli che dovranno essere analizzati, e sui quali ora si andrà ad intervenire il prima possibile.
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