L’Alfa Romeo è parte integrante del gruppo Stellantis, e la notizia dell’addio di Carlos Tavares potrebbe portare ribaltoni. Ecco quali.
Il brand Alfa Romeo non ha vissuto un 2024 indimenticabile in senso positivo, come la quasi totalità dei marchi del gruppo Stellantis, eccezion fatta per Peugeot e Citroen. Le vendite della holding multinazionale olandese sono crollate, ed anche i modelli del Biscione hanno seguito questo andazzo. Dopo un ottimo 2023, la casa di Arese ha patito il calo di interesse dei clienti per il SUV Tonale, e le poche speranze di migliorare entro la fine di quest’anno sono riposte nel nuovo B-SUV Junior, svelato ad aprile.
A tutto ciò va aggiunta la confusione che, all’interno di Stellantis, sta regnando sovrana, con le dimissioni del CEO Carlos Tavares che sono state ufficializzate domenica sera. Inoltre, anche l’Alfa Romeo ha ora un nuovo amministratore delegato, ovvero Santo Ficili, che ha preso il posto di Jean-Philippe Imparato. Tra questo cambiamento ed il terremoto al vertice dell’azienda centrale, anche i piani del Biscione potrebbero cambiare in chiave futura, in attesa di tutta una serie di nuovi modelli di cui si è tanto parlato in questi mesi. Ecco come potrebbe evolversi la situazione, per un brand che ha bisogno di togliersi immediatamente dalle sabbie mobili.
Alfa Romeo, cosa potrebbe cambiare con il nuovo CEO
Dopo il lancio del B-SUV Junior, prima auto elettrica nella storia dell’Alfa Romeo, i prossimi modelli in programma sono le nuove generazioni di Stelvio e Giulia, full electric e, forse, anche ibride a benzina. Entrambe saranno prodotte a Cassino, nel Lazio, sulla nuova piattaforma STLA Large del gruppo Stellantis. Su questi modelli, anche per questioni temporali, non ci sono dubbi, ma è su quelli che sono in programma dal 2027 in avanti che non si può star certo tranquilli, come anticipato anche dal sito web “ClubAlfa.it“, che ha analizzato la situazione attuale del brand lombardo.
Il 2027 è l’anno in cui dovrebbe arrivare un SUV di lusso in grado di riportare l’Alfa Romeo nel Segmento E, mentre, per il 2028, si parla del possibile ritorno della Giulietta, ma anche di una serie di altri nomi storici per la casa di Arese. Il nuovo CEO di Stellantis potrebbe prendere decisioni importanti per il futuro del Biscione, anche tagliare qualche modello, e tutto ciò dipenderà da quelli che saranno i risultati sul mercato di Junior, Stelvio e Giulia. La speranza è che i conti tornino in positivo, ma in questo momento storico, del mercato dell’auto di certezze non ce ne sono.