Il gruppo Stellantis vive una fase molto delicata dopo l’addio di Carlos Tavares, ma nel frattempo, si muove sul fronte batterie.
Sono giornate caldissime per il gruppo Stellantis, che domenica sera ha annunciato le dimissioni, accettate dal Consiglio di Amministrazione, del CEO Carlos Tavares, da molti ritenuto responsabile del tracollo della holding multinazionale olandese a cui abbiamo assistito nel 2024. Il nuovo CEO verrà annunciato entro la metà del 2025, e sino a quel momento, mancherà un vero e proprio leader, proprio nel momento di maggior difficoltà per la controllata di John Elkann, che sta lentamente affondando sul fronte delle vendite.
Il gruppo ha scelto di puntare sulle auto elettriche e, secondo l’attuale strategia, dovrà vendere solo BEV in Europa entro il 2030, ma ora una grande novità arriva dagli Stati Uniti d’America, uno dei mercati più importanti per Stellantis. Nello specifico, è arrivata una vera e propria proposta di prestito da parte degli USA per accelerare lo sviluppo delle batterie di auto elettriche, e su parla di cifre davvero notevoli. Scopriamo di più su ciò che sta per accadere.
Secondo quanto comunicato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, si è deciso di concedere un prestito condizionale che può arrivare sino ad un massimo di 7,54 miliardi di dollari, con l’obiettivo di supportare un nuovo progetto. Si tratta, nello specifico, di StarPlus Energy, vale a dire una strategica joint venture formata da Stellantis e Samsung SDI.
Ma qual è l’obiettivo di un prestito di così grande valore sul fronte economico? Si vuole sostenere la costruzione di due nuovissimi e tecnologici impianti per produrre batterie agli ioni di litio, che saranno situati a Kokomo, nello stato dell’Indiana. Il target è quello di soddisfare le richieste relative alla nuova generazione di auto elettriche, nella speranza che tale tecnologia, prima o poi, riesce ad ottenere la fiducia della clientela ed a compiere quel salto di qualità tanto atteso, ma che al momento latita.
Nel prestito sono inclusi 6,85 miliardi di dollari in capitale, più altri 688 milioni di dollari in interessi capitalizzati. Nel momento in cui gli impianti entrerà a piena capacità, si potranno produrre ben 67 GWh di batterie ogni anno, che andrebbero ad alimentare ben 670.000 veicoli ad emissioni zero. Si tratta di un’occasione da sfruttare al meglio per Stellantis, soprattutto se la volontà è ancora quella di insistere sull’elettrico, che sin qui non ha prodotto i risultati auspicati dai vertici.
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