La Volkswagen vive una situazione molto delicata sul piano economico, ed ora c’è anche un richiamo da affrontare. I dettagli.
La crisi del mercato dell’auto ha colpito vari paesi e marchi mondiali, mettendo in ginocchio dei veri e propri colossi, che erano sempre apparsi solidi come un muro di granito. Tuttavia, anche i muri più possenti possono scalfirsi, ed è quello che è capitato ad esempio a Stellantis, con il CEO Carlos Tavares che ha dato le proprie dimissioni, ma anche e soprattutto ad una Volkswagen che è ormai in caduta libera, pronta a lasciare a piedi migliaia di lavoratori ed a chiudere diversi stabilimenti di produzione. 
Quello Audi di Bruxelles e quello dello Xinjiang, in Cina, sono già stati chiusi, e molto presto toccherà anche a tre siti di produzione che si trovano in Germania. Mai, dal 1937 ad oggi, in sostanza dalla sua fondazione, la Volkswagen aveva scelto di chiudere stabilimenti in patria. Ciò rende bene l’idea della gravissima crisi che la casa di Wolfsburg sta affrontando, ed a tutto ciò si aggiungono anche dei gravi problemi tecnici, che hanno fatto scattare il richiamo per uno dei modelli più famosi della gamma. Ecco di quale si tratta e la causa di questa decisione.
Volkswagen, ufficiale il richiamo per il Maggiolino
I richiami auto sono ormai sin troppo frequenti, causati da difetti di fabbrica che si palesano su migliaia di modelli, o su pezzi che vengono prodotti in modo errato. Ben 16.202 esemplari della Volkswagen Maggiolino verranno ora richiamati in Cina, prodotti tra il 6 di luglio del 2016 ed il 15 di settembre del 2018. Si tratta di un modello storico, ed è proprio di questi giorni la notizia secondo la quale la VW starebbe pensando ad una sua reintroduzione sul mercato, dopo che la produzione si è fermata ormai da diversi anni.
Va detto che, in questo caso, non c’è stato alcun errore di progettazione da parte della Volkswagen, ma tutto è causato da un fornitore esterno. Nello specifico, il guaio che ha colpito il Maggiolino è dato dai malfunzionamenti dell’airbag Takata, azienda giapponese che con questo componente ha già messo in ginocchio il gruppo Stellantis, costringendolo al richiamo di oltre mezzo milione di veicoli tra Citroen C3 e DS3. La situazione è molto seria, perché un guasto all’airbag potrebbe causare gravi lesioni, se non la morte, degli occupanti dei veicoli finito sotto accusa. Presto avremo più dettagli.
