L’ex boss della F1, Bernie Ecclestone, ha deciso di cedere la sua collezione di auto da corsa. La motivazione vi lascerà senza parole.
A 94 anni Bernie Ecclestone può scegliere come disporre, nel miglior modo possibile, del suo immenso patrimonio. Quando si è così ricchi e si ha già tutto, forse, l’unica cosa che conta veramente è garantire un futuro solidi ai beni più preziosi. Mr. B è stato il numero 1 della massima categoria del Motorsport, dal 1987 al 2017, rivoluzionando il circus.
Ha vissuto da Deus Ex Machina gli scontri più leggendari della storia della Formula 1. Ha conosciuto e visto crescere i campioni e le squadre, rendendo lo show noto in ogni angolo della terra. Forse solo il Sultano del Brunei ha conservato un numero di vetture di F1 maggiore. Si tratta di 69 esemplari iconici, collezionati in più di 50 anni di carriera nel circus. Da quando sono passate nelle mani del manager inglese le monoposto erano rimaste avvolte da un velo di mistero.
Arrivato a 94 anni l’inglese ha affermato che “è giunto il momento di iniziare a pensare a cosa ne sarà di loro se non fossi più qui. Per questo ho deciso di venderle. Dopo averli collezionati e posseduti per molto tempo, vorrei sapere dove sono finiti e non lasciare che mia moglie se ne prenda cura nel caso io non fossi più qui“. Parole che suonano come un insulto nei confronti della consorte che, probabilmente, non ha una grande esperienza nel mondo dei motori.
Tra i modelli che compongono la collezione ci sono le Ferrari vincitrici di GP guidate da Alberto Ascari, Mike Hawthorn, Niki Lauda e Michael Schumacher; Brabham con cui trionfarono Nelson Piquet, Carlos Pace, Stirling Moss e molti altri veicoli pilotati dai migliori campioni. C’è anche la mitica Brabham-Alfa Romeo del 1978, vettura che corse solo il Gran Premio svedese e vinse con oltre mezzo minuto di vantaggio sugli inseguitori. L’ex proprietario della Brabham ha una passione per la Rossa.
Nel corso della sua lunga carriera ha visto diventare campioni straordinari alfieri del Cavallino. Ha messo da parte degli autentici capolavori della storia della Casa modenese. Bernie Ecclestone fondò la Formula 1 Constructor’s Association per poi creare, nel 1987, il Formula One Group, incaricato di controllare e sviluppare i diritti commerciali milionari della Formula 1 fino al 2017. Gli hanno fatto la guerra ma ha costruito un impero miliardario, lasciando il carrozzone nelle mani di Liberty Media.
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