In Giappone sono diversi i motori che hanno dimostrato di essere tra i più affidabili al mondo, ma questo è davvero molto particolare.
L’affidabilità è una delle principali caratteristiche che deve avere un motore, con il Giappone che da questo punto di vista è una delle nazioni che ha saputo ottenere i maggiori risultati. Lo si può notare anche con il caso dei successi della Toyota, con il marchio che continua a ottenere nelle varie categorie di tenuta, come WEC e Rally.
Anche in un anno in cui ha dovuto lasciare campo a Hyundai, con Thierry Neuville, e Porsche, con Estre, Lotterer e Vanthoor, nella classifica piloti, ha comunque portato a casa i due titoli costruttori. Questo dimostra come vi è modo di creare un eccellente binomio per quanto riguarda la potenza in strada e allo stesso tempo anche la prestazione.
Al giorno d’oggi si sta cercando di rivoluzionare i propulsori, portandoli così a una massima erogazione, pur mantenendo delle dimensioni contenute. Questa era anche l’idea che da sempre balenava nella testa delle case giapponesi, con la Toyota che ha dato vita al caso più eclatante, perché con un otto cilindri ha creato un modello più piccolo di un quattro.
Era il 1955, quando dal Giappone si decise per la prima volta di dare vita a quello che sarebbe stato un propulsore davvero rivoluzionario e fu montato su di una vettura iconica come la Toyota Crown . La prima generazione rimase sul mercato per ben sette anni, fino al 1962, con le dimensioni che evidenziavano un’auto da 429 cm, una larghezza da 168 cm e un’altezza da 152 cm.
Inizialmente la Toyota aveva deciso di introdurre al proprio interno un motore 4 o 6 cilindri, prima di ampliare i propri orizzonti e lanciarsi sulla Crown Eight. In questo caso ecco che montò un eccezionale 8 cilindri da 2600 di cilindrata, anche se da un punto di vista delle dimensioni risultava essere incredibilmente più piccolo rispetto a un semplice 4 cilindri da 2700 di cilindrata che montava la Cadillac CT4.
Non era mai successo prima nella storia delle case giapponesi che fosse lanciato sul mercato un modello a otto cilindri, con la produzione che iniziò nel 1964 e il primissimo modello era con il codice VG10. In totale furono 3800 i modelli progettati con questo motore che aveva modo di erogare un massimo di 340 cavalli. Una vera bomba per il tempo e che contribuì a rendere ancora più grande il mito di Toyota.
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