Le auto elettriche non decollano, anche a causa dei lunghi tempi di ricarica. Ora emerge la scoperta di un’università che cambia tutto.
Sono molte le ragioni per le quali le auto elettriche non riescono ad ottenere il successo sperato dai costruttori e dagli enti governativi, tra i quali spicca chiaramente il loro prezzo d’acquisto troppo elevato. I clienti non sono disposti a sborsare decine di migliaia di euro per veicoli da molti non considerati sicuri, con autonomie scarse e tempi di ricarica biblici. Tuttavia, proprio sul fronte delle tempistiche di ricarica delle BEV qualcosa potrebbe presto cambiare, in base a quella che è una scoperta emersa nelle ultime ore.
Va detto che i grandi costruttori, Toyota in primis, stanno già investendo sulle batterie allo stato solido, che dovrebbero equipaggiare alcuni modelli già dal 2026, in grado di ridurre i costi di produzione ed i tempi di ricarica, allungando anche le autonomie. La scoperta fatta da alcuni ricercatori potrebbe però migliorare la situazione anche delle attuali auto elettriche, ed è per questo che è molto interessante scoprire di cosa si tratta. Il settore delle BEV potrebbe essere, a questo punto, ad una vera e propria svolta, forse quella decisiva per sfidare le ibride e le termiche.
Auto elettriche, ecco come ricaricarle in pochi minuti
Le auto elettriche richiedono decide di minuti per poter essere ricaricate almeno all’80% della carica, ma oggi vi sveleremo cosa è necessario per riuscirci in molto meno tempo. I ricercatori dell’università canadese di Waterloo hanno scoperto come portare la carica dallo 0% all’80% in soli 15 minuti, mediante un nuovo design delle batterie agli ioni di litio. Inoltre, ne beneficerà anche la loro durata, che sarà estesa.
Questo nuovo design consentirà una maggiore resistenza della batteria, che potrà supportare sino ad 800 cicli di ricarica senza usurarsi, divenendo così più longeva rispetto ad oggi. A questo punto, è bene indagare su come sia possibile un cambiamento di questo tipo, una svolta vera e propria per le auto elettriche. La rivoluzione si lega all’anodo, che di solito è costituito da grafite, ed ora c’è un nuovo metodo per unire al meglio le particelle di grafite, in modo da poter ottimizzare la loro conduttività.
In questo modo, gli ioni di litio andranno a muoversi in modo più rapido e senza creare i problemi di usura che ormai sono ben noto. Nonostante queste migliorie, non sono stati introdotti nuovi materiali, ma si è lavorato solamente sull’ottimizzare quelli esistenti. Si tratta di un cambiamento che può essere fondamentale per l’industria delle BEV, e tutti ora guarderanno a come fare altrettanto.