Sono cominciati a volare gli stracci tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Dopo la tappa di Las Vegas ci sono stati dialoghi bollenti.
Una volta superata la bandiera a scacchi il monegasco si è sfogato con il suo ingegnere di pista, lamentandosi del comportamento in pista del compagno di squadra Carlos Sainz a Las Vegas. Il driver numero 16 della Ferrari ha puntato il dito sull’atteggiamento dello spagnolo che, in più di una occasione, ha fatto dei torti al driver dell’Academy.
Leclerc è un pilota che ha fatto la differenza in più di una occasione, ma non si è trovato sempre in sintonia con il teammate. Cose che succedono in un top team. Sainz si è dimostrato piuttosto professionale perché, una volta messo alla porta, non ha creato particolari frizioni con la squadra e se la Rossa è ancora in lizza per la leadership in classifica costruttori il merito è anche suo. Sebbene sia mancato un po’ nella fase centrale del campionato, il driver iberico della Ferrari ha fatto in modo di essere, estremamente, aggressivo nei corpi a corpi con il teammate. Il motivo è scontato ed è legato al suo futuro del circus. Non vuole dimostrare di essere inferiore a nessuno, figurarsi a chi guida la sua stessa vettura.
A Las Vegas ha approfittato delle gomme fredde montate sulla SF24 di Leclerc per superarlo senza particolari patemi. Nel panino delle Ferrari è finito per qualche giro anche Max che alla fine è arrivato quinto, alle spalle delle due Mercedes di Russell e Hamilton e dei due ferraristi, laureandosi campione del mondo per la quarta volta di fila. Charles si è dovuto accontentare della quarta piazza, mentre Sainz ha chiuso al terzo posto. In chiave costruttori uno scambio di posizioni sarebbe stato inutile ma Leclerc si è risentito delle azioni del numero 55 e il riferimento non era solo alla tappa di Las Vegas.
Il botto e risposta tra Leclerc e Sainz
In radio Charles, distrutto anche dal suo rivale, al termine della corsa di Las Vegas, al suo ing. Bozzi ha dichiarato: “Sì, ho fatto il mio lavoro, ma essere gentile mi f**e sempre, sempre. Ma non si tratta nemmeno di essere gentile, è solo essere rispettoso. So che dovrei stare zitto, ma a un certo punto questo fa sempre la stessa cosa, quindi“.
— CL16media 🇲🇨 (@CL16media) November 24, 2024
La replica di Sainz è arrivata puntuale: “Non voglio cercare colpevoli, non è il momento per analizzare queste cose. Era da due giri che chiedevo la sosta ai box perché sapevo che Charles arrivava più veloce e volevo lasciarlo passare togliendomi di mezzo. C’era anche Hamilton dietro di lui e quindi ho chiesto di rientrare perché soffrivo per il graining e non potevo fare più nulla. Il pit-stop però non c’è stato, sono rimasto fuori per altri due giri e, anche quando volevo rientrare, c’è stato il casino con l’entrata ai box. Le cose non sono andate bene né per me né per Charles. Non era una cosa facile da gestire, ma è andata così“.