Prosegue il momento delicato del mercato dell’auto, con una nuova campagna di richiamo avviata da un noto brand. Ecco i dettagli.
Sembra quasi non far più notizia, ma ogni volta che ciò accade, emergono domande molto serie su quella che è la sicurezza delle auto odierne. Un ennesima campagna di richiamo è stata appena annunciata da un gigante del settore automotive, e dal momento che si parla più di un milione di vetture, l’allarme è importante dal punto di vista dei proprietari, che non si sentono troppo sicuri di circolare a bordo di questi modelli.ù
Al giorno d’oggi, la sicurezza viene sempre messa al primo posto, e non appena si rinviene qualche minimo difetto, è obbligatorio intervenire per cercare di limitare i danni. In base a quanto emerso in queste ultime ore, la Honda dovrà procedere al richiamo di ben 1,4 milioni di veicoli, un numero ingente, a seguito di un problema piuttosto importante che non è stato risolto con i primi controlli. Scopriamo quali sono i modelli colpiti e quali sono le contromisure da attuare.
Honda, sotto accusa oltre un milione di vetture
Anticipiamo subito che il problema che è stato reso noto riguarda i modelli di Honda ed Acura, brand sportivo e di lusso della casa giapponese, negli Stati Uniti d’America, il che significa che l’Europa non è colpita, almeno per ora, da questo allarme. L’8 novembre scorso, la NHTSA ha annunciato l’indagine su queste auto, che ha poi scaturito la campagna di richiamo. Alla base di tutto c’è un guasto al motore V6 da 3,5 litri, che potrebbe portare, a seguito di un malfunzionamento dei cuscinetti, alla sua rottura completa. In base alle informazioni che sono pervenute, sarebbero cinque le auto afflitte da questo inconveniente.
Nello specifico, si tratta delle Acura MDX prodotte tra il 2016 ed il 2020, delle Acura TLX nate tra il 2018 ed il 2020, Honda Pilot 2016-2017, Honda Ridgeline 2017-2019 ed Honda Odyssey 2018-2020. Il tutto è legato ad un difetto di fabbricazione dell’albero motore, che ha così inficiato sui cuscinetti. A questo punto, occorrerà richiamare ben 1,4 milioni di modelli nelle officine per le riparazioni, che per i clienti saranno del tutto gratuite. Per il colosso giapponese, sul fronte economico, è una bella doccia fredda.