Duro attacco da parte di Giorgia Meloni contro le auto elettriche, con l’UE che ora ascolta le nuove proposte.
Una delle situazioni più spinose che sta attraversando in questo momento il Governo di Giorgia Meloni è legato al rapporto con il Gruppo Stellantis. Il Governo infatti non sembra essere del tutto favorevole a seguire alcuni cambiamenti che sono in programma per il Gruppo, soprattutto per quanto concerne il progetto legato all’elettrico.
Non vi è dubbio alcuno sul fatto che le auto in Italia siano una questione molto importante e non certo di secondo conto, con Giorgia Meloni che deve fare di tutto e di più per far sì che la produzione continui incessante. I dati del 2024 sono altamente negativi, dunque la speranza è che nel prossimo futuro vi possa essere un’inversione di tendenza.
Purtroppo però si cerca sempre di richiedere una produzione elettrica, con queste auto che non stanno ottenendo il minimo successo. Giorgia Meloni dunque ha in mente delle proposte per il futuro delle quattro ruote, con l’elettrico che rimane comunque un’opzione, ma può essere rivisto.
Nonostante le parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che rassicuravano l’Europa sul fatto che l’Italia avrebbe sostenuto il passaggio al 100% elettrico nel 2035, ora ci sono dei possibili cambiamenti. Sono diverse le idee che balenano nella testa di Giorgia Meloni, con la Premier che le vuole presentare in occasione del Consiglio di Competitività del 28 novembre 2024.
Per prima cosa l’intento è quello di anticipare al 2025 la revisione del Green Deal. Questo è il procedimento che porta al blocco delle vendite di auto termiche dal 2035 in poi. Inoltre si richiede di bloccare le sanzioni che sono previste a partire dal 2025, cercando così in tutti i modi di poter venire incontro alle esigenze delle industrie automobilistiche.
Nel caso in cui le aziende dovessero superare una media di 95 g/km di emissione di CO2 nel 2025, ecco che scatterebbero pesanti sanzioni. Il risultato è quindi scontato, visto come la media per rientrare nei parametri sarebbe di vendere almeno il 24% di auto elettriche, ovvero multe a ripetizioni. Bloccarle è la base, ma la soluzione migliore sarebbe quella di incentivare le case con dei premi per la vendita di vetture elettriche e non sanzioni. La produzione ha una sua logica, ma le vendite non dipendono solo dalle aziende, dunque si devono effettuare altre valutazioni.
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