Un 2024 da incubo sta per volgere al termine per il gruppo Stellantis, ma le brutte sorprese non sono finite. Ecco cosa è accaduto.
Sta per andare in archivio l’anno più difficile del gruppo Stellantis, fondato nel gennaio del 2021 e che deve fare i conti con una crisi senza precedenti, in grado di mettere in seria difficoltà i dipendenti e la produzione dei propri marchi. Il primo semestre del 2024 si era concluso con un crollo di vendite e degli utili, che su base annua faceva pensare ad un chiaro ribasso anche in termini di fatturato. Ed a quanto emerge, la situazione non è affatto migliorata nel corso degli ultimi mesi.
In chiave 2025, concentrandoci sul mercato italiano, non arrivano di certo buone notizie, dal momento che il Governo ha deciso di eliminare del tutto gli incentivi auto, che la holding multinazionale olandese ha sempre richiesto con forza. Si tratta di una mazzata soprattutto sul fronte delle auto elettriche, che a prezzo pieno nessuno vuole. Inoltre, Stellantis deve ora fare i conti con un serio problema relativo ad uno degli ultimi modelli, che in un mercato europeo fondamentale non è stata accolta nella lista di un famoso bonus. Ecco di quale veicolo si tratta.
Il gruppo Stellantis ha aggiunto ai propri marchi storici anche la cinese Leapmotor ad inizio 2024, e poco tempo fa sono state presentate le prime due auto elettriche di questo brand. Ebbene, la piccola Leapmotor T03 è stata nuovamente escluda dal bonus ecologique in Francia, non essendo stata inserita tra i modelli che possono accedere agli sconti. L’elenco della Gazzetta ufficiale francese è stato aggiornato a seguito di un decreto che stabilisce quali sono le auto a basse o zero emissioni che ne possono approfittare, ma la citycar del marchio cinese non fa parte di questa lista.
Sono infatti entrare nuove varianti di Audi Q4 Sportback e-tron, Citroen Jumpy, FIAT Grande Panda e Scudo ed anche oltre altre, ma la nuova creatura di Stellantis è rimasta esclusa. Il prezzo della T03 resta comunque molto competitivo, visto che in Francia è in vendita a soli 18.900 euro, cifra che le permette di sfidare ad armi pari la BEV più economica in assoluto, ovvero la Dacia Spring. Tuttavia, con un ulteriore sconto di 4.000 euro previsto dal bonus a cui non è stata ammessa, sarebbe diventata una seria contendente alle prime piazza di mercato.
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