La legge cambia e non si può guidare più con alcune patologie. Scopriamo quando ci si può mettere alla guida e quando è vietato dal CdS.
Il raggiungimento della licenza di guida, in Italia, è sempre più ostico. I giovani non sembrano più avere il desiderio di mettersi al volante di un’auto a 18 anni. I costi elevati e uno stravolgimento sulle tecnologie a bordo hanno determinato una crisi. C’è bisogno di giovani che abbiano voglia di imparare a guidare e soprattutto di conoscere bene la teoria prima di affrontare l’esame.
Il Codice della Strada sta vivendo dei cambiamenti, partendo dalla gestione della velocità e dei limiti. Fioccano multe in Italia. Gli autovelox, inoltre, dovranno cambiare disciplina. Stanno cambiando delle dinamiche che possono portare alla possibilità o meno di guidare. La patente, infatti, può essere consegnata a chiunque superi test teorici e pratici. Occorre dimostrare anche la stabilità mentale. Purtroppo le malattie si stanno diffondendo sempre più.
Vi sono nuove patologie che comportano l’utilizzo di una serie di farmaci, come l’uso di psicofarmaci, che possono cambiare la percezione in strada, determinando dei danni e dunque non tutti possono avere questo documento. Gli psicofarmaci servono a trattare disturbi clinici, psicologici, neurologici, neuropsicologici e psichiatrici, come disturbi d’ansia, disturbi dell’umore o disturbi del comportamento. Basti pensare ai soggetti affetti da disturbo da attacchi di panico, che spesso vedono le proprie libertà ridursi progressivamente a causa dei sintomi.
La maggioranza dei trattamenti farmacologici in psichiatria ha una durata preventivata media di 1-2 anni. A lungo la terapia con psicofarmaci è stata ritenuta una sorta di “contenimento chimico” della patologia psichiatrica, e continua a essere oggetto di una stigma sociale. Per questo motivo sono state introdotte delle leggi che hanno un cambiato le carte in regola.
Patologie e conseguenze del CdS
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno può causare stanchezza e può accadere che avvenga il fenomeno della sonnolenza improvvisa. Al volante sarebbe un problema. Vi sono disturbi di natura neurologica, come morbo di Parkinson o dell’Alzheimer.
Un altro aspetto clinico è relativo severa di depressione, può comportare la mancanza di lucidità nel prendere decisione in modo veloce. I disturbi dell’umore possono essere della cause che causano così lo stop alla patente. Inoltre, dipendenti da sostanze come alcol o droghe, con la sicurezza sulla strada che deve essere sempre di primaria importanza.