La Hyundai sarà costretta a procedere ad un maxi richiamo per il suo famoso SUV, a seguito di un guaio legato alla sicurezza.
Il tema dei richiami auto è sempre più centrale nel settore automotive, a causa di una qualità costruttiva che sembra essere diminuita nel corso degli ultimi anni. Nelle ultime ore, è emersa la notizia relativa ad un nuovo richiamo che vede protagonista la Hyundai, solitamente uno dei brand più affidabili in assoluto, come del resto tutti quelli asiatici, che si distinguono sotto questo punto di vista. Evidentemente, anche i migliori possono sbagliare. 
Nello specifico, il veicolo coinvolto è la nuova Hyundai Santa Fe, che in Italia è in vendita a partire da 44.300 euro, al momento grazie ad uno sconto che ne riduce il prezzo di qualche migliaia di euro. Al momento, i giudizi su questa nuova versione del SUV sono contrastanti, e siamo certi che il richiamo che è stato appena annunciato non andrà a migliorare la situazione. Scopriamo cosa è accaduto.
Hyundai, richiamo per la nuova Santa Fe
Sul sito web “Autoevolution.com“, sempre molto informato su queste tematiche legate alla sicurezza, è stato annunciato il richiamo della nuova Hyundai Santa Fe, a causa di un problema con la manopola dell’apertura parasole, che già nel corso dei crash test aveva dato dei problemi. La casa coreana ha poi effettuato ulteriori controlli, confermando questa problematica che rischia di provocare gravi lesioni a chi è a bordo, che potrebbe ritrovarsi con dita ed altre parti del corpo pizzicate dall’improvvisa chiusura di questa struttura. 
Negli USA ci sono dei criteri molto severi per quanto riguarda la sicurezza, e sono ben 118 al momento i finestrini elettrici ed i sistemi del tetto che sono risultati non conformi. Al momento, le Hyundai Santa Fe richiamate sono presenti sul mercato statunitense e non riguardano quelle vendute nel resto del mondo, ma non è da escludere che possano esserci provvedimenti anche altrove. Le vetture in questione sono state prodotte tra il 28 di dicembre del 2023 ed il 9 di ottobre del 2024, dunque sino a poche settimane fa.
