Il settore auto può cambiare del tutto a seguito dell’invenzione della Marelli Holdings, che riscrive la storia delle sospensioni. Ecco come.
Il mondo delle quattro ruote è in costante evoluzione, grazie agli enormi passi in avanti che vengono svolti dalla tecnologia, poi applicati anche alle auto di tutti i giorni. Se confrontiamo i modelli di oggi con quelli di pochi anni fa, ci rendiamo conto dell’incredibile trasformazione e dei miglioramenti che sono stati apportati, con gli abitacoli che ormai assomigliano sempre di più ai cockpit degli aerei, con monitor di grandi dimensioni e diverse funzioni da dover gestire.
Tutto ciò per non parlare delle novità sul fronte meccanico, con motori sempre più efficienti ed un’industria che si sta spostando sul campo dell’elettrico, anche se alla clientela questo aspetto non interessa più di tanto. Parlando di innovazioni, una nota azienda italiana ha deciso di piazzare un vero e proprio colpaccio, introducendo una grande novità nel campo delle sospensioni. Andiamo a scoprire i particolari su questa rivoluzione.
Le sospensioni sono uno degli aspetti cruciali delle nostre auto, ed ecco che Marelli Holdings ha tirato fuori una sospensione attiva elettromeccanica, che farà a meno di olio ed ammortizzatori. Essa ha come elemento attivo un attuatore di forma cilindrica, come spiegato sul sito web “AlVolante.it“, che va così a prendere il posto del classico ammortizzatore. L’attuatore è in grado di svolgere delle funzioni molto più evolute rispetto al pezzo che va a sostituire, visto che eroga una grande forza, implementando funzioni molto evolute come la riduzione del rollio e del beccheggio.
Secondo quanto dichiarato dalla Marelli, il prodotto rappresenta una svolta, una sorta di rivoluzione per tutto il settore automotive, visto che va ad ampliare la sicurezza, ma migliora anche le prestazioni dell’auto e l’efficienza energetica. Di tutto questo, va da sé, ne beneficia anche il piacere di guida, che sarà molto più fluido ed in grado di soddisfare anche i palati più raffinati. Il tutto è stato definito come un sistema robotizzato che controlla la dinamica verticale delle sospensioni in modo attivo, grazie alla presenza di ben quattro attuatori. La rivoluzione è servita.
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