La SEAT è uno dei marchi automobilistici più noti in assoluto, ed oggi vi parleremo dei suoi motori. Ecco chi si occupa di produrli.
Tra i brand del settore automotive c’è una situazione di grave difficoltà, ed uno dei colossi messi peggio, al giorno d’oggi, è il gruppo Volkswagen, che contiene, al suo interno, un gran numero di marchi. Tra di essi c’è la spagnola SEAT, fondata il 9 di maggio del 1950, che ha la sua sede a Martorell, città situata a Nord-Ovest di Barcellona. Si tratta dell’unico costruttore spagnolo che possiede ancora le capacità e le infrastrutture per sviluppare una gamma di auto in proprio.
Le vetture che vengono prodotte sono la Ibizia, la Leon, la Ateca e la Arona, che sono ancora oggi molto apprezzate, alle quali presto si aggiungerà anche una piccola auto elettrica che punta ad essere low cost. Nelle prossime righe, andremo ad indagare più da vicino sulla produzione dei motori della SEAT, che hanno un rapporto molto stretto con un vero e proprio colosso del settore. Ecco tutti i particolari.
SEAT, ecco la verità sui suoi motori
Come anticipato precedentemente, la SEAT fa parte del gruppo Volkswagen, e tutti i suoi motori hanno uno stretto legame con il brand di Wolfsburg, così come vale anche per la Skoda o la Cupra, mentre l’Audi vanta già un’indipendenza maggiore. Sul fronte della gamma dei propulsori, monta l’1.0 MP1 e l’1.0 TSI, che vengono prodotti a Malta Boleslav, in Repubblica Ceca, luogo di produzione anche delle trasmissioni manuali. La casa iberica, dunque, sfrutta il know-how di quella tedesca, cosa che consente di risparmiare parecchio sul fronte dei costi di produzione.
Il cambio a sette velocità DSG viene invece prodotto nello stabilimento della Skoda, situato a Vrchlabi, ma tornando ai motori, è corretto affermare che quelli di casa SEAT sono dei motori Volkswagen ribrandizzati, con caratteristiche identiche in sostanza. Nel periodo attuale, si è parlato tanto anche di uno stop alla produzione della casa iberica, con la VW che sembrava ormai voler puntare tutto sulla Cupra, ma i vertici hanno smentito tutto, con la nuova elettrica attesa per il futuro che ne è la conferma più assoluta.