Da sempre Davide Tardozzi rappresenta la Ducati in ogni sua forma. Ecco lo stipendio del direttore tecnico della squadra corse emiliana.
Davide Tardozzi ha cominciato a correre giovanissimo per gli standard dell’epoca, collezionando buoni risultati già a partire dai primi anni ’80 in competizioni come il CEV nella classe 250. Dopo aver esordito nelle gare di velocità del motomondiale, nelle edizioni 1984 e 1985 della quarto di litro, ha preso parte a vari campionati riservati alle derivate dalla produzione di serie, nel periodo di transizione e sperimentazione della categoria delle moto a quattro tempi da 750 cm³, battezzate TT1, poi F1 e in seguito Superbike.
Tardozzi è ricordato per essere il vincitore della prima storica gara nella storia del campionato SBK, a Donington Park. Alla fine del 1989 transitò dalla Bimota alla Ducati, iniziando una storia d’amore che continua anche ai giorni attuale. In sella ad una Rossa ha vinto il Campionato Europeo Velocità 1991, prima di essere costretto ad abbandonare l’attività agonistica a causa di un incidente al Mugello, che gli ha lasciato una menomazione al braccio sinistro.
La carriera da dirigente di Davide Tardozzi
Dopo il ritiro dalle corse il nativo di Ravenna decise di restare nel mondo Ducati, inizialmente come collaudatore dei modelli Supermono e 916. Con Troy Corserì, Carl Fogarty e il nostro Pierfrancesco Chili si è tolto diverse soddisfazioni. Nel 1999 a Tardozzi fu proposto gestire il factory team di Borgo Panigale. La squadra si portò a casa l’ennesimo successo con Fogarty. Al termine del campionato 2009, dopo un ventennio in Ducati e causa mancanza di ulteriori stimoli, decise di passare alla BMW Motorrad, dopo un ventennio nel marchio emiliano.
L’esperienza con il brand tedesco è durata pochissimo. Dopo una sola stagione Tardozzi è tornato, dopo 4 anni sabbatici, nel ruolo di team manager della squadra emiliana in MotoGP. Dopo anni difficili nel 2022 la Rossa è tornata a vincere il titolo piloti con Pecco Bagnaia, a distanza di 15 anni dal riconoscimento di Stoner. Tardozzi sta guidando con maestria il team Ducati più forte di sempre e dal prossimo anno arriverà in sella alla Rossa l’otto volte iridato, Marc Marquez. Lo stipendio ufficiale di Tardozzi non è stato dichiarato, ufficialmente, dalla Casa di Borgo Panigale ma un manager in quella posizione può arrivare a guadagnare anche una cifra a 6 zeri ogni anno, sebbene il budget negli ultimi anni si sia ristretto un po’ per tutte le squadre della classe regina. Ad esempio il collega Dall’Igna, che però è un tecnico, si stima che arrivi a guadagnare tra i 500mila e i 700mila euro. Naturalmente niente a che vedere con i pensi dei piloti che guadagnano molto di più.