Charles Leclerc è stato, letteralmente, fatto a pezzi da un ex pilota McLaren che dava del filo da torcere a Michael Schumacher. La frase non è piaciuta ai fan.
Nel circus della Formula 1 vi sono tanti piloti giovani interessanti e Charles Leclerc è, certamente, tra i talenti più splendenti della sua generazione. I tifosi della Ferrari, pur non avendo mai lottato sino alla fine di un campionato per un riconoscimento iridato, lo hanno eletto a beniamino assoluto. Sarà per il suo stile da bravo ragazzo e per quel viso vispo, ma Charles ha attirato molti fan anche fuori dall’ambito specifico della pista.
Sulla sua velocità pura sono stati scritti fiumi di inchiostro. Per il circus è stato un vero spreco che il monegasco non abbia mai ricevuto in dote dalla Ferrari un’auto all’altezza del sul talento. Il potenziale di Leclerc, probabilmente, è secondo ad oggi solo a quello di Max Verstappen. Quest’ultimo si laureerà, al termine del 2024, per la quarta volta campione del mondo della F1, mentre Charles non ha avuto mezza chance di ergersi campione. Nel 2022 ha siglato la sua miglior annata, chiudendo al secondo posto, ma a distanza siderale dalla vetta.
Svarioni strategici della squadra, passi a vuoto personali e errori tecnici nello sviluppo delle sue Ferrari hanno contribuito a regalare una immagine di campione incompiuto a Charles. Nel corso della sua carriera ha dimostrato di essere più veloce, in molte circostanze, di esperti campioni ma in F1 conta avere l’auto giusta. Le responsabilità della Ferrari sono, nettamente, superiori alle colpe del driver dell’FDA che dal prossimo anno sfiderà il pluripremiato Lewis Hamilton.
Charles Leclerc, demolito da un ex rivale della Ferrari
David Coulthard, dopo una carriera in F1, ha deciso di diventare un opinionista. Di esperienza ne ha da vendere ma le sue valutazioni sui piloti, a volte, risultano un po’ faziose. L’ex driver della McLaren ha concluso la sua epopea nel circus in Red Bull Racing ed è rimasto molto legato al team di Milton Keynes.
“Penso che Max Verstappen sia arrivato in F1 come un articolo finito, solo con qualche spigolo, mentre per altri ci è voluto un po’ più di tempo – ha spiegato lo scozzese nel podcast Formula for Success – Charles, per esempio, è ancora come un cucciolo che ogni tanto fa la pipì sul tappeto. Una volta eliminati tutti questi piccoli errori, credo però che entreremo in un’era d’oro della F1″. Parole dure che saranno difficili da digerire per il n.16 della Scuderia modenese.