Non è ancora chiaro quello che sarà il destino dei motori termici, anche se dall’Europa arriva un aggiornamento che non fa ben sperare.
Quello che affronteremo oggi è un tema che tiene banco da anni, causando polemiche e divisioni, e sul quale non si è ancora giunti ad una conclusione definitiva. L’era dei motori termici è quasi giunta alla propria conclusione in base alle vigenti leggi, ma quello che ci racconta, ogni giorno, il mercato dell’auto, racconta una storia ben diversa. L’Europa ha imposto il ban alla produzione ed alla vendita di vetture con motore a combustione interna a partire dal 2035, data alla quale mancano poco più di 10 anni.
Allo stato attuale delle cose, tuttavia, le auto elettriche non sembrano essere una reale alternativa, dal momento che la tanto auspicata crescita dei veicoli ad emissioni zero non si è ancora palesata. In Italia, tanto per fare un esempio che ci riguarda da vicino, la quota di mercato non va oltre il 4%, eppure pare che l’Europa voglia tirare dritta per la propria strada. Tuttavia, per i motori termici pare esserci ancora una flebile speranza di salvezza, ma è ancora tutto da vedere.
In quel di Bruxelles, nei giorni scorsi, sono iniziate le audizioni dei commissari designati dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per scegliere il nuovo esecutivo. Tra coloro che sono in lizza c’è anche Apostolos Tzitzikostas, che occupa il ruolo di delegato per i trasporti, il quale non ha alcuna intenzione di bloccare il ban ai motori termici previsto per il 2035, anche se lascia aperta un’opzione.
La sopracitata von der Leyen, non più di poche settimane fa, aveva parlato dell’inclusione degli e-fuel nella nuova legislazione, ed anche Tzitzikostas concorda con la Presidente, anche in vista della programmata revisione che avverrà nel 2026. Al momento, pare che Tzitzikostas abbia ottenuto un parere positivo, ma le valutazioni ufficiali delle audizioni saranno annunciate il 21 di novembre prossimo.
Dunque, i carburanti sintetici si confermano essere l’unica opzione per salvare i motori termici, dal momento che benzina e diesel tradizionali continueranno ad essere esclusi dall’ormai ben noto Green Deal. Anche gli e-fuel, così come le auto elettriche, hanno dei costi di produzione molto elevati, e secondo gli esperti, sarà difficile arrivare ad una produzione di massa in tempo per il 2035. Tutto è ancora aperto e con il tempo la situazione verrà chiarita.
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