Vi sono veicoli che per loro stessa natura sono imponenti. Questo esperimento su una Jeep vi lascerà senza parole.
Il termine jeep è nato proprio dalla concezione 4×4 che ha creato il marchio americano. La Jeep è diventata una icona anche grazie all’ampia calandra frontale. Le feritoie sono raddoppiate per un modello special di Wrangler che è stato concepito per stupire. La solita robustezza della carrozzeria è associata a quello di un modello gemello.
La Wrangler rimane una delle Jeep più vendute di sempre. La versione 4xe ibrida vanta un consumo di energia elettrica (kWh/100km): 23,9 – 22,1; emissioni CO₂ (g/km): 94 – 79 omologati in base al ciclo ponderato WLTP. Il marchio, facente parte del Gruppo Stellantis, si è aperto a nuove frontiere con un occhio ai consumi. La Wrangler è l’erede delle Jeep della seconda guerra mondiale, attraverso la CJ (Civilian Jeeps) prodotta da Willys, Kaiser-Jeep e American Motors Corporation (AMC) dalla metà degli anni ’40 fino agli anni ’80, si è creato uno stile.
La Wrangler è nata dalla CJ militare, riprendendo molti elementi concettuali come la capote scoperta e il frontale. I modelli Wrangler continuano a utilizzare una carrozzeria e un telaio separati, assali rigidi sia anteriori che posteriori, un design del muso rastremato con parafanghi svasati e un parabrezza pieghevole. Negli anni è stata progettata per risultare più comoda sicura su strada, attirando una fascia di clientela sempre più ampia. Le sospensioni su tutte le Wrangler vantano barre di trazione e barre antirollio e, dal TJ del 1997 in poi, molle elicoidali anteriori e posteriori in sostituzione delle precedenti balestre.
La Jeep raddoppiata
Non ci è dato sapere perché il proprietario di queste due Wrangler abbia deciso di buttar via entrambi gli esemplari per creare una mostruosità pronta ad andare solo dritta. Guardate anche questo modello mignon che verrà molto apprezzato da coloro che vogliono un mini SUV a poco prezzo.
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Come potete osservare dal video in alto sulla pagina IG retro_rydz il mezzo non ha una guidabilità in linea con le norme della fisica, oltre che del Codice della Strada. Si tratterà di una idea nata per fare show sui canali social. Non è la prima volta che autentici capolavori sono distrutti per qualche like al video.