Tra Marc Marquez e Valentino Rossi c’è stata una grande rivalità, e non è semplice stabilire chi fosse il migliore. Agostini dice la sua.
La storia della MotoGP è segnata da rivalità che ne hanno scritto le pagine più esaltanti, ma anche da momenti che per molti vengono considerati molto bui, legati a delle fredde delusioni. La rivalità tra Valentino Rossi e Marc Marquez non è portatrice di buoni ricordi per il pilota di Tavullia, essendo esplosa in quel 2015 che, a distanza di quasi un decennio esatto, fa discutere ancora, come un antico rancore, una ferita che non si è mai rimarginata.
Valentino Rossi e Marquez non si sono mai amati, e chiunque ha sempre fatto di tutto per cavalcare l’onda di questa rivalità, mettendoli a confronto su qualunque aspetto. Come sappiamo, stabilire chi è più forte tra due campioni così differenti è pressoché impossibile, oltre che inutile, dal momento che, ognuno a modo proprio, è riuscito a lasciare il segno. E siamo certi che le loro imprese non verranno mai dimenticate, neanche tra diversi anni.
La sfida tra Marc Marquez e Valentino Rossi ha appassionato tutti nella decade precedente, e su di loro si sono scritti fiumi di inchiostro e dette migliaia di parole. Nel corso di un’intervista di un’intervista rilasciata a “Revelo“, Giacomo Agostini ha messo a confronto i due personaggi, ribadendo, ancora una volta, di avere una sorta di debole per il nativo di Cervera, che ha sempre considerato un fenomeno assoluto.
Ecco le sue parole: “Marquez rimane il mio punto debole, perché lui è in grado di entusiasmare, di esaltare il pubblico. La gente che va a vedere le gare resta estasiata dalle sue prestazioni, tutti lo adorano. Valentino Rossi è un grande pilota, soprattutto perché era molto astuto, e chi vince ben nove titoli mondiali non può che essere dannatamente bravo, e c’è poi da dire che non avevano la stessa età quando si sono sfidati“.
Agostini ha poi aggiunto: “Uno dei due iniziava, mentre l’altro era in una fase di carriera del tutto diversa. Riconosco che Rossi abbia generato un certo tipo di entusiasmo, ma per me Marquez è più spericolato ed audace. Lo reputo un combattente, una tipologia di pilota che alla gente potrebbe piacere di più. La lotta per il mondiale di quest’anno? Entrambi hanno un grande autocontrollo, che serve per domare la tensione. Bagnaia è più esperto, Martin più impulsivo“.
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