La General Motors non sta navigando in buone acque nel settore delle EV. Diversi modelli Chevrolet sono sotto accusa per delle avarie tecniche.
GM ha segnato nel 2023 un fatturato di 171,8 miliardi di dollari (+9,6% rispetto al 2022), un utile netto attribuibile agli azionisti di 10,1 miliardi di dollari (+1,9%) e un EBIT rettificato di 12,4 miliardi di dollari (-14,6%). I numeri del 2024 sono risultati in aumento ma sono arrivate delle battute d’arresto per dei modelli alla spina realizzati dal marchio Chevrolet.
Il colosso americano è già stato costretto al richiamo (numero 21V-650) di ben 52.403 unità della Chevrolet Bolt EV e della Bolt EUV. La General Motors è corsa ai ripari per una falla, sostituendo i moduli batteria potenzialmente difettosi. I veicoli sono stati già sottoposti ad un pit stop in officina, ai sensi del richiamo di sicurezza 24V-812 NHTSA. Secondo i documenti depositati presso la National Highway Traffic Safety Administration, le vetture non avevano completato con successo l’installazione del software diagnostico che monitora, costantemente, i moduli della batteria ad alto voltaggio per rilevare eventuali problemi. Alcune avarie si sono verificati anche con i pick-up.
GM, guai in Casa Chevrolet
Se il software diagnostico rileva qualcosa di anomalo, l’automobilista verrà avvisato tramite il centro informazioni. In tale circostanza, i clienti che hanno acquistato Chevrolet Bolt EV e Bolt EUV sono tenuti a contattare i concessionari prescelti per far sostituire i moduli. Sia i moduli originali che quelli sostitutivi sono forniti per gentile concessione di LG Chem della Corea del Sud, che, insieme a LG Electronics, ha annunciato nell’ottobre 2021 di aver pagato 1,2 miliardi di dollari di spese di richiamo.
GM ora ha appreso che 88 unità della Chevrolet Bolt EV dal 2020 al 2022 e i 19 esemplari della Chevrolet Bolt EUV del 2022 non avevano ricevuto il software richiesto. La casa automobilistica americana è stata sollecitata dalla Chevrolet Bolt EUV del 2022 da parte di un cliente che, rimasto con una limitazione dell’80 percento dello stato di carica della batteria dopo il periodo di valutazione di 10.000 chilometri, ha fatto presente il problema. A settembre 2024 la GM non ha identificati incidenti potenzialmente correlati alla condizione di richiamo ma dovrà ritornare a prestare soccorso ai malcapitati.
Le notifiche ai proprietari delle vetture sopracitate arriveranno per posta entro o intorno al 16 dicembre 2024. General Motors ha chiesto ai clienti di astenersi dal percorrere meno di 113 km con l’autonomia di guida rimanente. Infine, i proprietari di Bolt EV e Bolt EUV non dovrebbero lasciare i loro veicoli in carica al chiuso durante la notte.