C’è grande attenzione da parte di tutti coloro che sono impegnati nel settore automotive sul fronte dell’idrogeno. Ecco l’ultima novità.
L’idrogeno è una tecnologia che potrebbe caratterizzare il futuro delle quattro ruote, andando a dar fastidio all’elettrico nella mobilità sostenibile. Sul sito web “eldiario24.com“, è stata riportata una notizia che rafforza questa teoria, dal momento che è stato presentato un motore ibrido ad idrogeno, per la prima volta nella storia. Esso può garantire la sostenibilità e l’efficienza, con l’idrogeno che sarà la fonte di combustione principale, ma anche una miscela che rimpiazza i combustibili fossili tradizionali.
Tutto ciò riesce così a garantire un approccio più flessibile a tutto ciò che riguarda l’uso dell’energia, ed in sostanza, motori di questo genere potrebbero sfruttare al massimo il potenziale pulito dell’idrogeno. Se proprio si vuole, in alternativa, questo tipo di motore è anche in grado di accogliere i combustibili tradizionali, ed ecco spiegato il motivo per cui lo si può definire un ibrido ad idrogeno. Le celle a combustibile in questa specifica sono alimentate ad idrogeno, e l’elettricità che vanno poi a produrre alimentano i motori del veicolo.
Idrogeno, Bosch e Nikola contribuiscono alla rivoluzione
Al contrario dei motori a combustione interna, questo nuovo motore è in grado di generare emissioni zero, e come detto, quando non è possibile imbarcare idrogeno si può utilizzare il carburante tradizionale, una differenza non da poco con tutti gli altri concetti visti sino ad oggi basati sull’idrogeno. A sviluppare questa grande innovazione hanno contribuito Nikola Corporation e Bosch. Si tratta di due aziende all’avanguardia nella produzione di motori efficienti e sostenibili, come confermato anche da Christian Appel, ingegnere capo di Bosch Engineering che ha avuto un notevole ruolo in tutta questa iniziativa.
Ecco le sue dichiarazioni: “Un propulsore a celle a combustibile è più leggero ed occupa meno spazio del suo equivalente alimentato a batteria“. Dunque, si tratta di una rivoluzione vera e propria, che riguarda il settore della mobilità e che potrebbe essere una grande alternativa all’elettrico, che, dal canto suo, non sta garantendo nulla di rassicurante sul fronte delle vendite.