Nel corso della sua storia la FIAT ha prodotto vetture spettacolari. Oggi andiamo alla scoperta di un binomio che fece impazzire gli italiani.
Facciamo un salto indietro agli anni ’90 e a quando una delle preoccupazioni degli italiani era se scegliere la Bravo o la Brava. I più giovani non ricordano nemmeno queste alternative in gamma FIAT che, rispetto alla 500, alla 600 e alla Panda non hanno avuto delle eredi omonime. Erano tempi d’oro per il marchio torinese che, senza tanti proclami e promesse, era riuscito a farsi largo a livello internazionale tra agguerriti competitor.
La Bravo/Brava fu commercializzata nel settembre del 1995. Venne nominata Auto dell’anno del 1996 e riscosse un successo clamoroso in tutta Europa, vendendo 220.000 unità nei primi due mesi di cui 90.000 in Italia. Il design era perfetto per una declinazione in più varianti. La Bravo era una berlina due volumi a 3 porte, la Brava, invece, era una berlina due volumi e mezzo a 5 porte.
Aveva un disegno dei fari avveniristico. Sulla Bravo la luce di posizione era triplicata con tre lampadine a formare un cerchio nel quale venne inserita la freccia, anch’essa di forma circolare, e circolari erano anche lo stop ed il fanale. Retromarcia, fendinebbia a luci di direzione erano integrate in un unico gruppo ottico. La Brava, invece, venne elaborata con dei fari che facevano parte della carrozzeria. Spiccavano tre strisce sottili per ogni lato, due rosse ed una centrale bianca, ed una striscia più lunga nel portellone del bagagliaio, con lo stop centrale.
Tali soluzioni per i gruppi ottici vennero adottate anni dopo con la comparsa dei LED. Il design della Bravo venne curato da Peter Fassbender, mentre lo stile della Brava nacque dall’estro di Mauro Basso. I motori disponibili, in origine, erano i seguenti: un propulsore di 1370 cm³ e 12 valvole erogante 80 CV, un 1581 cm³ 16 valvole da 103 CV denominato Torque, e infine un 1747 cm³ 16 valvole da 113 CV. Al debutto c’era soltanto un alternativa diesel, un aspirato 1.9 8 valvole da 65 CV.
Nell’ottobre 1999 la Casa torinese incominciò la produzione della Brava in Brasile nello stabilimento di Batim. La Brava è stata la prima FIAT brasiliana ad essere commercializzata su Internet e la pioniera nell’uso dell’acronimo sportivo HGT. Fu persino venduta in Giappone. L’erede Stilo non ha avuto lo stesso successo commercial, diventando un immenso flop.
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